Avvisi di accertamento di tributi già prescritti, doppi e tripli invii per lo stesso immobile, e la strada della litigiosità tra contribuente e amministrazione comunale mazarese è ancora una volta assicurata. Questa volta a provocare una mole difficilmente quantificabile di ricorsi è la Tia 2012. E parecchi legali mazaresi sono già all’opera, per presentare centinaia di ricorsi avverso questa ultima valanga di ‘avvertimenti’ tributari spediti dal Comune.
‘L’ALLINEAMENTO’ SENZA RISCONTRI – Alcuni mesi addietro sono state spedite migliaia di buste a quei cittadini che non risultavano ‘allineati’ (circa nove mila) nella banca dati tributaria del settore omonimo. Scopo di tale invio era quello di far emergere i contribuenti che non risultavano censiti, o per i quali la loro posizione non era aggiornata, relativamente alla Tia, Tares e Tari (in sostanza i tributi per i rifiuti nei diversi anni). Ebbene chi ha inviato i chiarimenti, rispondendo al questionario, in molti casi, non ha concluso un fico secco.
LA TIA 2012 NON SI PRESCRIVE AUTOMATICAMENTE – Per ottenere la prescrizione della tariffa (o, più correttamente, la decadenza del potere impositivo dell’Ente) devono ricorrere delle situazioni ben precise: vediamole. In primo luogo l’avviso di accertamento deve essere stato recapitato oltre i cinque anni dalla scadenza e cioè dopo il 31-12-2017. Come fare a verificare? Semplice, basta cliccare qui e digitare nell’area ‘cerca spedizioni’ i 12 numeri della raccomandata inviata dal Comune di Mazara. Poi sarà necessario salvare una copia della ricevuta, dalla quale si evince la data di consegna della raccomandata al cittadino. Da tale giorno scattano i 60 giorni utili per presentare il ricorso.
IL RISCORSO ALLA COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE – Fatto il download della ricevuta, l’unica strada percorribile – vista la pervicacia dell’amministrazione nell’ostinarsi a perseguire questa strada, e la gran mole di pratiche in fase di lavorazione all’Ufficio Tributi, visto che hanno chiaramente ribadito (come da dichiarazione sotto riportata del primo cittadino) la non prescrizione della Tia 2012 – è quella di rivolgersi ad un avvocato.
CRISTALDI MENTE E NON È IL SOLO – “Con riferimento agli avvisi di accertamento Tia (tariffa d’igiene ambientale) relativi agli anni 2012 e pregressi – ha dichiarato a fine febbraio il sindaco, Nicolò Cristaldi – l’amministrazione comunale ribadisce ai contribuenti che tali avvisi sono pienamente legittimi e dichiara che non è intervenuta nessuna decadenza o prescrizione avendo rispettato i termini previsti dalla legge. L’amministrazione comunale, pertanto, rivolge un invito agli utenti morosi a mettersi in regola con i pagamenti e ad evitare ‘inutili spese per ricorsi e contenziosi’ che aggraverebbero gli oneri tributari dovuti”. Lo schema è sempre lo stesso: mentire, ingenerando confusione, sparare nel mucchio dei grandi numeri, senza distinguo (la lotta all’evasione è sacrosanta ma non in questi termini) nella consapevolezza che i contribuenti ben informati che si difenderanno tramite i ricorsi saranno comunque una minima parte. E gli altri? Trascorsi i 60 giorni dalla notifica degli avvisi se non faranno ricorso se la prenderanno in saccoccia.
IL COMUNE HA GIA’ PERSO PER LA TIA 2010 – Ricordiamo che l’amministrazione comunale mazarese ha collezionato una tale mole di ‘scoppole giudiziarie’ negli ultimi nove anni che ci vorrebbe un corposo tomo per elencarle tutte. Tar, Corte dei Conti, Commissione tributaria, in passato, a più riprese, hanno bastonato l’operato dell’amministrazione Cristaldi per vicende anche molto diverse tra loro. Ricordiamo, a tal proposito, la vicenda legata alla Tia 2010, anch’essa in molti casi, inviata dopo il termine di prescrizione e, per la quale, alcuni cittadini hanno fatto e vinto i ricorsi, presso la Commissione tributaria provinciale di Trapani.
Alessandro Accardo Palumbo
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