«Comprendiamo che il provvedimento interdittivo nei confronti della Società Liberty Lines abbia una precisa e puntuale ratio nell’ambito della inchiesta Mare Monstrum, e se ne leggono le ragioni, sintetizzate nel comunicato dei Comandi dei carabinieri di Palermo e Trapani, di cui abbiamo letto sulla stampa. Tuttavia c’è un punto che alimenta la preoccupazione di molti attenti osservatori esterni e di chi si candida ad amministrare questo territorio, nel quale la Liberty Lines ha un indubbio ruolo e valore economico e sociale per i livelli occupazionali, per l’indotto, per i servizi resi alle popolazioni delle isole minori e del capoluogo (oltre che dei turisti e deipendolari che muovono dalla terraferma alle isole). La preoccupazione si legge tutta nel quarto punto della nota dei carabinieri ove si specifica che tra i compiti del commissario giudiziale vi è: "curare l’adozione e l’efficace attuazione dei modelli di organizzazione idonei a prevenire reati della specie di quelli verificatisi". Vogliamo auspicare, ed in ciò confidiamo nella saggezza dei giudici inquirenti e giudicanti, che per la Liberty Lines la cura non risulti in un futuro, si auspica prossimo, al pari del male e che i rapporti con la pubblica amministrazione, nella fattispecie il dipartimento trasporti della Regione Siciliana, siano ricondotti alla normalità e non siano inibiti o interdetti».
Lo ha dichiarato il candidato sindaco di Trapani, Peppe Bologna, a seguito della nomina, da parte della Procura della Repubblica di Palermo, di un commissario giudiziale per la Liberty Lines, la società di trasporti marittimi coinvolta nell’operazione “Mare Monstrum”.