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19/03/2018 04:00:00

Corruzione a Trapani. Chiuse le indagini su Mimmo Fazio

Avviso di conclusione delle indagini su Mimmo Fazio nel filone "trapanese" dell'inchiesta denominata Mare Monstrum. 

Indagini chiuse anche su Raffaele De Lipsis, ex presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo. 

Fazio nel maggio dello scorso anno venne arrestato ai domiciliari, nel bel mezzo della campagna elettorale che lo dava vincente per la poltrona di sindaco di Trapani. Con lui anche Ettore Morace, patron della Liberty Lines, è indagato sia a Palermo che a Trapani. Coinvolto nell'indagine anche Leonardo Carpinteri, amministratore della Stefania Mode. Il filone trapanese però vede esclusi dagli avvisi di conclusione delle indagini (atto che prelude la richiesta di rinvio a giudizio) sia Morace che Carpinteri le cui posizioni sono state stralciate anche perchè i due hanno deciso di rendere dichiarazioni di ammissione di responsabilità, e non è da escludere quindi che potranno patteggiare. 

Riflettori puntati quindi sulle condotte di Fazio che secondo gli inquirenti avrebbe utilizzato la sua carica di deputato regionale per scambiare favori con l'ex armatore Morace. I rapporti tra i due si basavano sul consolidare il monopolio della Liberty Lines, ex Ustica Lines, nei collegamenti via mare con le isole minori. Il giudice Raffaele De Lipsis, poi, veniva coinvolto, sostengono sempre gli inquirenti, nel caso di contenziosi in sede di giustizia amministrativa. Fazio e Morace, emerge dall'inchiesta, si scambiavano favori come assunzioni di persone, finanziamenti di manutenzione di immobili. Nonchè il sostegno economico di Morace a Fazio per la campagna elettorale delle amministrative dello scorso anno. Dall'inchiesta emerge anche che Fazio, quando era membro della commissione antimafia all'Ars, avrebbe rivelato a Morace che la commissione stava per interessarsi della Ustica Lines. 

Fazio secondo quanto scoperto dai pm Belvisi e Sardoni, si sarebbe inoltre adoperato per presentare un disegno di legge all'Ars per favorire l'impresa Stefania Mode, che ebbe un immobile all'interno dell'area industriale di Trapani. Fazio fu prima consulente, e poi attraverso la sua cantina vinicola presentò una fattura di 40 mila euro per la fornitura di vino alla Stefania Mode. Ma Carpinteri ha confermato ai pm che quelle bottiglie di vino non sono state mai fornite. Era un modo, in sostanza, per ottenere la mazzetta. Per Fazio è quindi scattato il sequestro di beni per equivalente di due immobili adibiti a b&b.