«Lo Stato riconosce gli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità e garantisce le misure e gli interventi conseguenti per assicurare la piena fruizione dei diritti di cittadinanza dei siciliani». E' il principio fondamentale del disegno di legge sull'insularità che un gruppo di deputati regionali siciliani, di diverse formazioni politiche, propongono di inserire nello Statuto siciliano. La proposta di legge sull'insularità ha come prima firmataria Eleonora Lo Curto, e poi i parlamentari Galvagno, Figuccia, Pullara, Bulla, Compagnone e Di Mauro.
I deputati Lo Curto e Galvagno sono convinti che "la modifica dello Statuto con l’aggiunzione dell’art. 38 bis comporterà l’immediata armonizzazione delle leggi nazionali a tale principio, ridurrà attraverso misure di fiscalità di vantaggio e compensative, il gap infrastrutturale e i maggiori costi oggi affrontati da chi vuole fare impresa e investire in Sicilia. Saranno ridotti i costi di gas, elettricità e carburanti, ripartiranno i cantieri per costruire strade porti e ferrovie, arriverà l’alta velocità e l’alta capacità. Altro che reddito di cittadinanza e di inclusione – spiegano Lo Curto e Galvagno – finalmente si potrà parlare di economia sana, di sviluppo vero e lavoro".