La necessità di mettere in campo nuovi strumenti e nuove opportunità, anche recependo la recente normativa nazionale sull’enoturismo è stata sottolineata da Renato De Bartoli, ad di Baglio di Pianetto, nel corso del suo intervento all’incontro “La Sicilia che sarà” che si è svolto a Roma nella sede della Stampa estera.
“Oggi il sistema vino in Sicilia – ha osservato De Bartoli – vive una nuova sfida evolutiva e che non è più centrata sul fronte della qualità dei vini, oramai scontata, bensì sulla capacità di evocare gli elementi distintivi e originali che sono il nostro valore aggiunto: ovvero la terra e tutto ciò che essa riesce ad imprimere, in termini di biodiversità, di comunità e pratiche agricole ma soprattutto in cultura e paesaggio”.
L’imprenditore vinicolo ha ricordato che “grandi flussi di appassionati turisti del vino tutto l’anno raggiungono questi territori per vivere un’esperienza diretta, un’immersione nella cultura del vino e in tutto ciò lo rende unico e irripetibile”.
“Bisogna crederci – ha concluso De Bartoli – e sviluppare una coesistenza tra più filiere e più soggetti economici, condensando più mondi e culture imprenditoriali. La Sicilia che sarà, non può fare a meno delle sue radici – la terra e il lavoro del contadino – e nemmeno dei suoi sogni, quelli che la immaginano tra le terre degne di un paradiso terrestre”