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22/03/2018 06:00:00

Elezioni, Tranchida scende in campo a Trapani. Guaiana pure. Gli altri che fanno?

 E' ufficiale: Giacomo Tranchida è in campo per le amministrative di Trapani. Rompe gli indugi, in verità lo aveva già fatto da qualche settimana, ermeticamente, ma questo pomeriggio alle 19, presso il comitato di via Marconi, a Trapani, Tranchida incontrerà amici e sostenitori.

Verrà presentato il suo manifesto, un appello rivolto a quanti hanno intenzione di metterci la faccia. Apre alle primarie cittadine, fuori dagli schemi delle sigle dei partiti. In ballo c'è la città di Trapani dopo un anno di commissariamento, una città da ripensare e da ricostruire.

Non si tira indietro, il presidente del consiglio di Erice, che pare abbia già delle liste pronte in suo sostegno: “In queste settimane, invero, molti cittadini trapanesi hanno insistito nel dirmi di non indugiare oltre e di metterci personalmente la faccia, associazioni e movimenti politici m’invitano a “sciogliere la riserva” su una mia possibile candidatura, la stampa quasi mi accusa di fare il “prezioso”, nel mentre, taluni soggetti politici, che da un lato si adoperano nel proporre alleanze universali, di contro si riscoprono artigiani d’immotivato astio nei confronti di qualcuno, ostinatamente intenti nel costruire muri al confronto delle idee e delle plurali e libere sensibilità”.

Così Tranchida nella sua nota stampa a cui aggiunge:

“Trapani ha bisogno di Serenità e dell’energia collegiale delle migliori forze culturali e cittadine per rimettersi in moto, di costruire ponti verso il futuro valorizzando la sua centralità culturale e dunque socio-economica nello scenario euromediterraneo. Trapani deve dare speranza e dire con forza alle sue giovani e migliori intelligenze (trentenni/quarantenni) di non andare via, agli “ultimi” nei quartieri o alle periferie e frazioni più estreme (al netto della sovrana autodeterminazione), che diventeranno centralità programmatica per fare una Città Grande, che miri alla crescita verticale delle opportunità e dunque quali-quantitativa dei servizi che funzionino meglio al pari creando prospettive di sviluppo e dunque occasioni socio-occupazionali rispetto alle difficili sfide del mercato globale e di una generale crisi mai sconfitta".

L'appello di Tranchida è a tutti i trapanesi che vogliono contribuire al bene della città e che per il territorio vorranno spendersi, “ipotizzando uno scenario largo e fatto di inclusioni plurali, al netto dell’ammonire (e poi inevitabilmente metter fuori campo) quanti abbiano in animo di giocar in maniera sporca e fuori dalle regole etiche e morali che allontanano i cittadini dalle istituzioni democratiche e rappresentative”.

Tranchida si smarca dalla sigla del Partito Democratico, combatterà da cittadino trapanese senza essere portatore di nessuna bandiera. Dal canto suo, nel mese di febbraio, Piero Savona, ex candidato sindaco aveva dato la disponibilità a proseguire il progetto dell'anno scorso. Savona potrebbe convergere sulla candidatura di Tranchida, così come certamente farà Enzo Abbruscato e lo stesso Dario Safina.

Scalda i motori anche Giuseppe Guaiana, ex consigliere comunale trapanese: “Sono stato cercato, chiamato, invitato ad incontri più o meno “riservati”, dove è stato partorito il solito nulla, salvo poi rinviare ancora il tutto ad una successiva riunione. È giunto il momento di prendere atto che questa volta bisogna cambiare. E' bene ragionare sul fatto che per cambiare bisogna sapere lasciare indietro le singole aspettative, se pur legittime. I nostri concittadini oggi, questo teniamolo bene a mente, ci osservano con occhi diversi. Confrontiamoci sulle proposte, sulle idee e sui progetti, da chiunque provengano e ripeto da chiunque. Raccogliamo attorno ad esse il più largo consenso possibile, ma non opportunistico. Il risultato raggiunto, qualunque il metodo o la modalità scelta, sarà la sintesi comune. Io? ….Amo Trapani”.

Tante ancora le riserve da sciogliere, il movimento di Salvo D'Angelo “Scegli Trapani” non ha ufficializzato alcun nome per il candidato sindaco, né ha indicato la convergenza su altri.

Intanto, c'è un candidato che continua la sua campagna elettorale da mesi, si tratta di Peppe Bologna, una lista pronta e vari gli incontri con le categorie produttive e professionali. Ha chiesto ad un professionista di comporre la musica che farà da colonna sonora alla sua campagna elettorale. “La musica – ha dichiarato Bologna- ci porta ad estraniarci per qualche istante dalla realtà, a sognare, ma ci dà anche la carica per accompagnare una giornata di lavoro pesante. Non è solo leggerezza- ha continuato-, è stimolo, riflessione, energia e passione. Gli stessi elementi che ho sempre messo nella mia vita, nella mia professione di editore, prima, e di imprenditore del settore immobiliare, poi, e che vorrò portare a servizio della comunità”.

Al voto sarà chiamata pure la vicina città di Paceco. Non sembra scontata la candidatura a sindaco di Stefano Ruggirello. Il trio Pietro Cognata, Salvatore Bongiorno e Antonio Galia puntano su un altro cavallo da corsa: Filiberto Reina.
Ruggirello venne indicato candidato sindaco “per acclamazione”, in assenza di altre candidature all'interno del PD, tuttavia durante quella assemblea domenicale mancavano taluni esponenti. Tutto rimesso in gioco, a Paceco tra l'altro la linea politica per anni è stata dettata da Pietro Cognata, padre dell'attuale presidente del consiglio cittadino.
Ruggirello non ha intezione di arretrare, le candidature potrebbero essere due per l'area di centrosinistra. Il PD, tuttavia, è sul piede di guerra: Reina ritiri la sua candidatura o verrà espulso dal partito.

Il Partito Democratico non gode di stato ottimale in nessuna parte del territorio della provincia di Trapani, ad Erice lo dice il segretario dem Gianrosario Simonte in piena contrapposizione con l'elezione della segretaria giovanile: “Rimane sempre il partito delle correnti, delle divisioni estreme e poi come conseguenza risulta, quasi sempre, perdente ad ogni tornata elettorale”.
L'elezione di Simona Mannina, per i Giovani Democratici, alla guida della segreteria non è piaciuta a Simonte, del resto la Mannina è oppositrice alla sindaca Daniela Toscano. Simonte lancia un attacco molto forte: “E’ stupefacente il fatto che si apprenda dalla stampa che è stato celebrato un congresso dei Giovani democratici di Erice e che è stata eletta all’unanimità segretaria la Consigliera Simona Mannina, notoriamente avversa all’amministrazione Toscano, avendo traslocato all’opposizione di un’amministrazione, che ha dello stesso partito, primo in assoluto alle elezioni 2017, il sindaco, un assessore e quattro consiglieri comunali di cui uno presidente del consiglio comunale. E’ veramente assurdo e grave che si arrivi a celebrare un <<congresso/pizziata>>, con un tesseramento ad hoc, atteso che i tesserati dei GD aderenti al circolo di Erice non sono stati interpellati, né convocati a qualsivoglia assemblea costitutiva di un circolo. In tal senso ho chiesto ufficialmente e urgentemente copia dei verbali e l’elenco dei tesserati al fine di constatarne la regolarità ed eventualmente interessare la Commissione di Garanzia”.

Per Simonte si tratta di un attacco mirato nei confronti di Tranchida: “E’ evidente che è un bassa operazione per colpire l’amministrazione ericina, ma soprattutto Giacomo Tranchida, da sempre colpevolizzato di avere <<tranchidizzato>> il Pd di Erice, senza mai ricordare che il mio circolo, in totale e assoluta autonomia anche scontrandosi con lo stesso, è uno dei pochi che ha fatto celebrare regolari primarie aperte per la scelta del candidato sindaco. E’ assodato che la disponibilità di Giacomo Tranchida di candidarsi a sindaco di Trapani sta creando terremoti politici e possibili vittorie all’orizzonte a cui i miei amici del Pd in quel di Trapani da sempre non sono abituati. Per cui, vai avanti Giacomo i cittadini sono con te, hai avuto modo di dimostrare cosa significa essere un capace e onesto amministratore avendo trasformato prima Valderice e poi la nostra amata Erice, dove ogni giorno, non con poca fatica, stiamo continuando a farla diventare una città grande e degna del nome a cui la storia l’ha consegnata”.

A difesa dei Giovani Democratici è intervenuto Marco Campagna, segretario provinciale dem: “La vera sorpresa sono le dichiarazioni del segretario del pd di Erice Gianrosario Simonte, che in un momento così delicato per il Partito Democratico, invece di occuparsi del Pd ericino, decide di aprire uno scontro con i Giovani Democratici che con fatica sono riusciti a creare un circolo ed eleggere come segretario una giovane consigliera comunale. Invece di compiacersi che in una fase così delicata per il Pd dei giovani, in maniera autonoma dal partito e da altri soggetti hanno voglia ed entusiasmo e di far parte della nostra comunità organizzandosi e spendendosi anche con analisi critiche nei confronti del partito decide di demonizzarli. Invece di invitare anche gli altri giovani ad unirsi a loro ritiene utile fare distinguo e precisazioni che non hanno alcuna valenza. Capisco che per chi invece di aggregare nella sua azione politica ha scelto in questi mesi di escludere sia difficile cogliere questa opportunità. Ecco dove nascono i limiti del pd. Ci si occupi del partito, meno caminetti e più partecipazione dei nostri iscritti. Meno comunicati a briglia sciolta e più circoli aperti per discutere e ripartire. Il percorso dei Gd di Erice inoltre, nella loro autonomia statutaria, non ha nulla a che vedere rispetto alle scelte che oggi vengono annunciate su disponibilità a candidature a Trapani. Questo accostamento strumentale e fazioso e’ frutto di logiche di chi vive la politica come regolamento di conti ed esasperato personalismo. Vorrei ricordare al segretario che le assemblee di circolo richieste dalla direzione nazionale hanno come obiettivo quello di coinvolgere tutti gli iscritti per una riflessione e analisi sull’esito negativo del voto del 4 marzo. Per coinvolgere ascoltare e ricevere sollecitazioni utili per riconnettere il partito al territorio e a chi ci ha sostenuto. Altri percorsi saranno decisi dopo l’assemblea nazionale. Semmai prendo atto che solo adesso, dopo quasi un anno, il segretario si rende conto della sua incompatibilità dal ruolo di segretario del Pd di Erice, questa si da statuto e da commissione di garanzia. Gli appuntamenti elettorali sono terminati. Benvenuti ai giovani democratici che vogliono con noi intraprende un percorso di rigenerazione della nostra comunità in questa fase e buon lavoro a Simona Mannina segretaria dei Gd Erice”.