Probabilmente ignari del fatto che è vietato dalla legge firmare più di una lista elettorale, quindici elettori trapanesi, nella fase di presentazione delle candidature in vista delle amministrative del 2017, hanno firmato per due diversi schieramenti.
E per questo motivo saranno processati. A citarli direttamente a giudizio è stato il pm Monica Longo. La prima udienza, davanti al giudice di pace D’Alessandro, si terrà il 5 aprile.
La norma violata, secondo la Procura di Trapani, è quella prevista dall’articolo 70 del D.P. Reg. 20 agosto 1963 n. 3. Ad accorgersi che 15 persone avevano firmato per la presentazione di due diverse liste è stato l’Ufficio elettorale circondariale, che svolge controlli a campione.
Citati dal pm, nel processo saranno, infatti, ascoltate come testi d’accusa Rosa Maria Di Lisi e Apollonia Giurlanda, rispettivamente presidente e segretaria della Commissione elettorale.
Tra gli avvocati difensori figurano Natale Pietrafitta e Daniela Grimaudo. In passato, casi analoghi si sono verificati anche in altre città italiane. Nel 2010, anche a Saronno (Varese), dove ad oltre 60 elettori la Procura di Busto Arsizio notificò un atto con i quale comunicava che avrebbero potuto estinguere il reato pagando una salata multa: quasi 700 euro.