Giacomo Tranchida ha lanciato a Trapani le primarie cittadine, aperte a tutte le liste civiche, nessuna sigla di partito. La squadra è unica si chiama Trapani, invita i competitor a farsi avanti, a misurarsi sulla strada del consenso popolare che legittimi una candidatura a sindaco.
Tra i primi a rispondere è il candidato Peppe Bologna, disponibile a primarie ma con regole certe: “Se indette, parteciperò senz’altro. Così non alimentiamo caminetti vari e narcisismi. Tanto nel rispetto di alcune regole essenziali quali: il candidato dovrà offrire il suo progetto; il candidato, se perde, dovrà sostenere lealmente e realmente il vincitore e a tal fine dovrà prestare una garanzia reale; votazioni con l’ assistenza di notaio, giudice di pace o di persone condivise. Queste le regole”.
Bologna, intanto, inizierà la sottoscrizione delle firme per la della candidatura a sindaco e per la lista civica “Scirocco”. I cittadini residenti nel capoluogo, muniti di documento di riconoscimento, potranno sottoscrivere l’adesione alla presenza di un notaio nelle giornate di lunedì 26 e venerdì 30 marzo dalle ore 15:30 alle ore 18:30. Sul sito internet del candidato, www.peppebolognasindaco.it, si può leggere il programma con i punti centrali che costituiscono le aree tematiche: disagio, burocrazia, acqua, immondizia, arte e cultura, scuola e formazione, sport, prg e tessuto urbano, trasporti, grande città, finanza interna, finanza esterna e mecenatismo.
Non parteciperà alle primarie, ed è pronto a dialogare con i partiti, Salvo D'Angelo di Scegli Trapani. Non sa se sarà direttamente lui il candidato sindaco: “Non sciolgo ancora la mia riserva ma assicuro ai tanti amici che Scegli Trapani non è in vendita." Poi l'appello alle generazioni dei trentenni e quarantenni: “Appartengo alla generazione dei trentenni e sono interessato esclusivamente ad un progetto di area moderata. Serve un cambio generazionale, culturale, progettuale. Serve anche dignità e personalità, anche al costo di perdere. Diversamente, si alimenta il non voto e non si danno buoni motivi a coloro che non vanno alle urne da decenni. Allora, perché questa città cresca, cambi e prenda forma di un capoluogo di Provincia, è necessario che reagiscano con orgoglio le generazioni dei trentenni e dei quarantenni”.
Sulla stessa linea di Tranchida c'è Peppe Guaiana che ha indicato lo strumento delle primarie come unico criterio valido per arrivare ad una sintesi.
A smarcarsi da questo metodo è Nicola Messina del movimento civico “Solidarietà e Rinascita”, candidato sindaco, che si è preso del tempo per decidere.
La riunione presso l'hotel Crystal non ha raggiunto obiettivi unitari, non c'è stata convergenza tra tutti i partecipanti: Salvo D'Angelo, Peppe Guaiana, Nicola Messina, Piero Savona. A questi nomi, e ai movimenti civici che rappresentano, ci sono delle sigle di partito: PSI e UDC.
Niente di fatto, non c'è unità di intenti e l'esito dell'incontro è stato negativo. Il promotore di questa iniziativa è stato Piero Savona, che si è presentato con la sigla del suo movimento “Trapani Svegliati”, qualora dovesse scendere in campo lo farà con la sigla del PD.
La data c'è, il 15 aprile si svolgeranno le primarie. Tranchida non sarà il candidato del PD nonostante da questo sia stato corteggiato, ha scelto la via delle larghe alleanze per il bene della città. Il PD non è mai stato un grande estimatore di Tranchida, stavolta però ha capito che avrebbe facilmente messo la bandierina della vittoria. In questi giorni i dem dovranno, infatti, indicare il nome del loro candidato. Si andrà verso un Savona bis? I rumor politici dicono di no, i vertici dem stanno lavorando ad un nome alternativo.