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26/03/2018 06:00:00

Tranchida: "Mi candido a Trapani, ma si devono fare le primarie"

Giacomo Tranchida, ha inaugurato la stagione delle primarie cittadine. E' candidato sindaco per la città di Trapani?

 

Si, me lo chiedono i cittadini, gli imprenditori, tante persone comuni. Ho un debito verso di loro per l'affetto dimostratomi durante le elezioni regionali. Onestamente mi fa specie che a poco più di sessanta giorni non ci sia una maggioranza chiara, larga, civica che tolga le magliette dei partiti e che metta al centro il servire questa città.

 

Tranchida, la questione dell'aeroporto di Trapani-Birgi è davvero drammatica. Cosa pensa di fare?

 

Io voglio provare a dare fiducia al nuovo governo regionale che però deve fare presto, recuperare gli errori del passato e finalmente passare dalle parole ai fatti. La mia idea era questa: se la Regione ha delle difficoltà e perde tempo utilizziamo i soldi del co-marketing a cominciare dal Comune di Marsala, dove c'è un sindaco insieme alla sindaca di Erice e ad altri dieci sindaci dei ventiquattro Comuni della provincia, che ci sta mettendo di nuovo dei soldi per tentare di far tornare qui i vettori, anche low cost, ma che ci coprano con un po' di turisti e passeggeri. Del resto per raggiungere questa parte della provincia non si può venire a nuoto, non si possono utilizzare le ferrovie e le autostrade sono messe come sono messe.

 

Tornando a Trapani, lei chiede delle primarie di coalizione, di partito o cittadine?

 

Cittadine, aperte. Possono partecipare tutti purchè si presenti un programma e riceveremo la legittimazione dei cittadini. E' una cosa che va oltre i Cinque Stelle, che hanno scelto un candidato senza fare le comunarie.

 

Ha preparato il suo programma per il rilancio della città di Trapani?

 

La mia idea è nota. Io credo che dovremmo esaltare e candidare Trapani, con tutto il territorio circostante, a capitale internazionale della cultura nel contesto euromediterraneo. Da lì a scendere si intercettano tutta una serie di filoni: dall'agricoltura, alla pluralità dell'offerta storica, ambientale, paesaggistica. Dobbiamo investire su questo ed evitare che da questa parte della Sicilia venga fuori un'immagine che è fatta di cannoli, di mafia, criminalità.... Facciamo una operazione di marketing e investiamo in questo.

 

All'interno del PD di Trapani si dice che lei potrebbe essere il candidato del partito. Potrebbe essere così?

 

No, io non sono e non voglio essere il candidato del Partito Democratico. Ringrazio gli amici del partito per la stima e la fiducia ma dico che dobbiamo comprendere che c'è un malato terminale, che è la città di Trapani, c'è l'orgoglio civico che è stato messo sotto i piedi, evitiamo ragionamenti di appartenenza, concentriamoci tutti sull'interesse della città. Io ho fatto il sindaco, quando l'ho fatto ho sempre messo al centro la città, la squadra è quella.

 

Lei ha già indicato una data per le primarie cittadine che è quella del 15 aprile. Ha già sentito qualcuno degli altri candidati, da Piero Savona a Peppe Bologna a Peppe Guaiana?

 

Io inviterò i cittadini a non delegare, ci si lamenta che ci sono sempre gli stessi consiglieri e quindi i cittadini ci mettano la faccia. E' tempo di mettere da parte l'apatia. Qualcuno dei competitor si è fatto sentire e ha mostrato una certa apertura.