Attendeva al varco anziane donne dopo che queste avevano prelevato denaro al bancomat e, minacciandole con una pistola-giocattolo, le rapinava. Per questi fatti, il Tribunale di Marsala ha condannato a quattro anni di carcere il pregiudicato e tossicodipendente Maurizio Sansica, di 42 anni.
I fatti risalgono al 2016. Il rapinatore fu arrestato dai carabinieri ai primi di maggio del 2017. E dopo l’arresto confessò. Due le rapine contestate. Entrambe messe a segno a Petrosino, un Comune a metà strada tra Marsala e Mazara del Vallo. In un caso, Sansica si fece consegnare la borsa contenente 500 euro in contanti e tre libretti di risparmio. In un altro caso, distanza di un giorno, il rapinatore aspettò che un’anziana donna uscisse da una banca per poi seguirla con la propria auto fin sotto casa dove, sotto la minaccia dell’arma, si fece consegnare la borsa contenente, oltre a diversi effetti personali, 300 euro appena prelevati. All’individuazione del malvivente i carabinieri arrivarono esaminando gli impianti di videosorveglianza lungo le vie di fuga e notando un particolare adesivo posto sul parabrezza della sua auto. Sempre i carabinieri, nel febbraio 2014, avevano arrestato Sansica in quanto doveva scontare un residuo di pena di 8 mesi per una condanna subita per fatti risalenti a fine settembre 2012, quando il pregiudicato tossicodipendente aveva selvaggiamente picchiato la moglie e altri familiari (suoceri e cognata) dopo che la prima gli aveva negato il denaro che gli sarebbe servito per comprarsi la droga. Come lo stesso Sansica confermava, poi, ai carabinieri. Al rifiuto opposto dalla moglie, lui reagì colpendo ripetutamente la donna al volto con un bastone. E neppure l'intervento dei familiari era servito a calmarlo. Subito dopo, l’uomo venne bloccato e arrestato dai carabinieri mentre, ancora sporco di sangue, girava in bicicletta.