Vito Galluffo si candida Sindaco a Trapani. Ha già pronte due liste, c'è chi dice addirittura quattro, una di ispirazione socialista, l’altra che invece è quella di coloro che, nell'area di Forza Italia, non vogliono sostenere Tranchida.
Galluffo ha sciolto la riserva ieri sera:
"Dopo tantissime e pressanti sollecitazioni di amici, cittadini e movimenti civici, di varia cultura politica, stasera ho sciolto la riserva ed ho accettato la candidatura a Sindaco di Trapani. La mia accettazione e’ maturata dalla insopprimibile e non più rinviabile esigenza di concorrere a ridare dignità alla “Politica” ed alla Nostra amata città di Trapani. Bisogna far riemergere l’Orgoglio di essere Trapanesi: la TRAPANESITA’. Il nostro progetto, che meglio verrà poi ufficializzato, impone : - il permanente confronto con tutto il territorio e con tutte le sue numerose intelligenze, - la ricerca di soluzioni collegiali e nel solo ed esclusivo interesse del territorio, - ai candidati di dare e darsi alla Politica e non viceversa, - Rigore etico, morale, politico e professionale degli eventuali futuri amministratori. Grazie ed AVANTI TUTTA !!!"
Per un candidato in più ce n’è uno che si ritira. Otto giorni fa, in una nostra intervista, Piero Savona si era dichiarato disponibile ad essere il candidato sindaco della città del PD. Savona si è fatto promotore di una serie di incontri per capire il quadro delle alleanze e delle convergenze.
Tutto in ordine fino a venerdì sera, poi, nel pomeriggio di sabato arriva un comunicato stampa a firma del deputato regionale dem Baldo Gucciardi che rompe gli schemi, detta la linea e di fatto delegittima la classe dirigente locale e provinciale, comunicando l’appoggio a Giacomo Tranchida.
Il circolo democratico di Trapani, dice, di essere rimasto sorpreso del comunicato, non si erano lasciati così con Gucciardi il venerdì e non si riescono a dare la spiegazione della virata.
Tutti sorpresi, tutti di cattivo umore, musi lunghi e grandi rimproveri ad un Gucciardi che ha agito in totale rottura dagli altri.
Certo, continuano i misteri dentro il Partito Democratico: se è vero che ci sono malesseri e malumori perchè non è seguito un comunicato di presa di distanza?
Invece tutti tacciono, o meglio parlano ad alta voce per farsi sentire con la speranza che qualcuno intercetti e scriva.
Ebbene, la politica è una cosa seria. Trapani vanta circa 200 tesserati: niente candidato, niente lista.
Sono in totale impasse, questo perché non hanno mai agito da soli ma sempre diretti dal leader di turno, dal quale adesso ovviamente non possono prendere le distanze.
Il fatto politico è uno solo: la classe dirigente del PD trapanese è stata delegittimata, asfaltata da chi ha deciso di esercitare pieni poteri sia da segretario comunale che provinciale del partito.
Si va verso l'appoggio (ma senza simbolo) a Giacomo Tranchida, per molti in verità è solo un ritorno al primo amore, tutti sul carro. Mentre il PD cerca i candidati Paolo Ruggirello la sua di lista l'ha allestita: “Demo per Tranchida”.
Piero Savona, preso e messo in un angolino, ha deciso di scrivere: nessuna candidatura. Non è più disponibile ai giochetti interni del suo stesso partito. Il comunicato presenta, tra le righe, una certa amarezza insieme alla consapevolezza di aver camminato per mesi interi invano.
Certo c'è anche da capire perché a questo punto i dem di Trapani si uniformeranno alla linea di Gucciardi su Tranchida e non su Peppe Bologna, anch'egli tesserato del PD. Per Bologna non ci sarebbero stati i problemi di accettazione del simbolo.
Cosa c'è dietro la voglia, scoperta adesso, di appoggiare Tranchida e la sua coalizione?
Sangue amaro per Francesco Brillante, il segretario del circolo dem trapanese è in difficoltà, mitiga i toni ma di fatto c'è un partito che continua a litigare al proprio interno.
Restano in pochi a correre per la carica di sindaco, ai nomi di Bologna e Tranchida c'è anche quello di Giuseppe Mazzonello del movimento Cinquestelle. Nicola Messina e Salvo D'Angelo come Piero Savona hanno battuto in ritirata.
Quadro più chiaro a San Vito Lo Capo, si candida Peppe Peraino ex sindaco della città, i Cinque Stelle schierano Nino Ciulla e poi in campo c'è Gaspare Scola.
A Partanna Nicola Catania ci riprova: si ricandida alla guida della città.
Dopo avere valutato insieme al suo gruppo il da farsi ha deciso di scendere in campo, c'è la “Volontà unanime di proseguire il percorso amministrativo intrapreso e tenacemente perseguito nel segno della compattezza degli intenti, della continuità degli obiettivi e della coerenza politica e amministrativa”.
Rossana Titone