Prende forma e si rafforza la candidatura di Vito Galluffo a sindaco della città di Trapani. Ieri il noto penalista trapanese è stato ospite negli studi di Rmc 101 per palrare per la prima volta in pubblico della sua candidatura.
Una lunga riunione con il movimento “Progresso e Rinascita” ha voluto che il movimento di Nicola Messina convergesse su Galluffo.
Molto entusiasmo intorno all'avvocato penalista, che vede scendere in campo anche dei colleghi, e adesso siamo al passaggio delicato della costruzione delle liste.
Potrebbero essere cinque le liste in sostegno di Galluffo, tra queste una di ispirazione socialista, l'altra porterebbe la targa di Tonino d'Alì.
Uno dei primi sostenitori di Galluffo è Nino Oddo, segretario regionale del PSI: “Lo conosco da sempre. Da quando con i pantaloni lunghi indossati da poco iniziavo a frequentare le sezioni del Psi. E' uomo da battaglie difficili. Come nel 1981 quando sfidò Pietro Pizzo alle regionali, o come nel 2001 quando accettò di rappresentare alla Camera il centrosinistra...Talvolta siamo stati d accordo, altre volte no. Ma ci unisce la stessa schiena dritta, la determinazione per le battaglie difficili ma di grande dignità. Come questa intrapresa per le comunali a Trapani. Abbiamo contro una macchina da guerra messa in campo dal mio amico Giacomino Tranchida, l’uomo che viene dal PCI ma che riesce a farsi percepire come il nuovo che avanza. Ha raggruppato quasi tutto quello che esprime oggi il personale politico trapanese. Qualitativamente molto poco. La candidatura di Vito Galluffo ridà un senso a questa sfida. Ed offre un' opportunità ai trapanesi di dimostrarsi per una volta non affannati come sempre a salire sul carro del potenziale messia di turno”.
Nicola Messina che doveva essere il candidato sindaco di “Progresso e Rinascita” spiega il perché del suo ritiro dalla corsa e la convergenza su Galluffo.
Non c'è stata aggregazione sulla sua proposta da parte di tutto il centrodestra, ecco il passo indietro e la convergenza del direttivo su Galluffo con una propria lista.
Spinge il piede sull'acceleratore il candidato Peppe Bologna, tiene a precisare che la sua campagna elettorale è di "coscientizzazione". Una sorta di consiglio ai concittadini rassegnati e pronti a votare quei candidati che sono “privi di senso civico e coerenza minima”. Bologna fa un accorato appello ai trapanesi: “Non voglio che scelgano chi ha contribuito a devastare questa città; non voglio che venga eletto un primo cittadino sindaco ma, il primo cittadino sindaco, responsabile, sinceramente garantista , lineare e coerente”.
Ha parlato con tutti i movimenti e i partiti della città, ha chiesto ufficialmente solo a Piero Savona di collegarsi alla sua proposta programmatica per Trapani.
E' una lettera ai trapanesi, quella di Bologna, che chiosa con una riflessione dai tratti inquietanti, di non lieti presagi: “Qual è il collante che unisce quanti fino a pochi giorni fa venivano tacciati di mafia, delinquenza e tanto altro? Non vorrei che queste squallide ed impervie ammucchiate acuiscano il rischio di un commissariamento della città di Trapani per mafia.''
Il riferimento è alle alleanze messe in atto da Giacomo Tranchida, che ha pescato sia a destra che a sinistra come nel mondo dei grillini.
Ufficialmente andrà con l'ex sindaco di Erice anche il PD, molti dem noti della città troveranno accoglimento nelle liste di Tranchida, altri saranno ospiti della lista allestita da Paolo Ruggirello.
In buona sostanza il PD a Trapani non farà una lista propria. I dem non hanno vita facile ovunque, faide interne consegnano un partito sui territori poco organizzato. Cercano di rasserenare gli animi su Erice Valentina Villabuona e Simona Mannina. La Villabuona è la responsabile comunicazione a livello provinciale del partito e la Mannina è consigliere comunale ad Erice, in opposizione alla Giunta guidata da Daniela Toscano, oltre ad essere segretaria dei Giovani Democratici. Entrambe hanno sottoscritto un documento con il quale ringraziano il segretario dem dimissionario Gian Rosario Simonte per il lavoro svolto.
Prenderà parte alla competizione trapanese anche Diventerà Bellissima, lo annuncia Paolo Ruggieri, neo eletto coordinatore provinciale del movimento.
Ruggieri ha iniziato una serie di interlocuzioni che lo porteranno a breve a scegliere il candidato sindaco da appoggiare e anche la lista per creare la rappresentanza consiliare.
L'orizzonte è quello del centrodestra ma anche di un movimento civico che possa esprimere la pienezza di un programma assimilabile a Diventerà Bellissima.
Chiamata al voto sarà anche la città di Castellammare del Golfo. Scende in campo Franco D'Angelo, imprenditore, vicino all'assessore regionale Roberto Lagalla.
Il candidato D'Angelo parla di progetti prioritari diversi dai partiti politici tradizionali: “Il nostro slogan è non essere contro ma essere oltre”.
Fa capolino anche la candidatura di Nino Mistretta, su cui potrebbe convergere l'intera area di centrodestra, il movimento Cinque Stelle schiera Salvatore Bonghi, mentre Cambia-Menti si presenta con Giuseppe Lo Porto.
Il PD a Castellammare del Golfo appoggerebbe la candidatura civica di Giuseppe Rizzo, non ha ancora sciolto la riserva il sindaco uscente, Nicolò Coppola.