Occhio alla fibra ottica di Fastweb: è pubblicità ingannevole. Multa dell'Antitrust a Fastweb per pratica commerciale scorretta: la sanzione, che riguarda la pubblicità sulle offerte dell'operatore sul fronte della fibra ottica, ammonta complessivamente a 4.400.000 euro.
In una nota l'Autorità spiega che nelle campagne pubblicitarie inerenti l'offerta commerciale di connettività in fibra ottica, "a fronte del ricorso a claim volti ad enfatizzare l'utilizzo integrale ed esclusivo della fibra ottica e/o il raggiungimento delle massime prestazioni in termini di velocità e affidabilità della connessione, ha omesso o non ha adeguatamente evidenziato le informazioni sulle caratteristiche dell'offerta, sui limiti geografici di copertura delle varie soluzioni di rete, sulle differenze di servizi disponibili e di performance in funzione dell'infrastruttura utilizzata per offrire il collegamento in fibra".
"In conseguenza di tale condotta omissiva e ingannevole, il consumatore, a fronte dell'uso del termine onnicomprensivo 'fibra', non è stato messo nelle condizioni di individuare gli elementi che caratterizzano, in concreto, l'offerta" sottolinea l'Agcm. Inoltre i claim presenti nelle campagne pubblicitarie sulla fibra di Fastweb "non contenevano chiari riferimenti alla circostanza che le massime velocità di connessione fossero ottenibili solo in virtù dell'attivazione di un'opzione aggiuntiva in promozione gratuita per un periodo limitato e, poi, a pagamento".
L'assenza di un'informazione chiara su tali profili impedisce al consumatore, pertanto, di prendere una decisione consapevole sull'acquisto dell'offerta in fibra, sottolinea l'Antitrust. "La condotta ingannevole e omissiva risulta particolarmente rilevante in considerazione dell'importanza del settore economico interessato, caratterizzato da modelli di consumo ed esigenze degli utenti in continua e radicale evoluzione, a fronte di una crescente offerta di servizi digitali" conclude.
A marzo anche Tim era stata multata per la stessa ragione. In questo caso la multa è di 4,8 milioni di euro: l’azienda ha detto che farà ricorso contro la multa al Tribunale Amministrativo regionale (TAR) del Lazio. Anche Wind Tre è stata multata di recentemente dall’AGCM – per 4,25 milioni di euro – sia per le pubblicità sulle offerte relative alla fibra ottica che per quella sulle offerte per l’uso di internet illimitato via smartphone: tali offerte prevedevano una soglia di gigabyte inclusi, ma le pubblicità relative non informavano sui costi aggiuntivi.