Il consiglio comunale di Marsala continua la sua lotta serrata contro l'Amministrazione Comunale.
Sono fortemente critici, i consiglieri, nei confronti del sindaco Alberto Di Girolamo e di tutta la Giunta, lo sono quelli di opposizione ma anche quelli di maggioranza.
I primi a dichiararsi nemici politici sono stati i consiglieri del PSI, poi alla lista si sono aggiunti un po' tutti, a cominciare da Antonio Vinci del PD, partito che ha determinato l'elezione del Primo Cittadino.
C'è aria, stavolta, di dimissioni. A chiederle sono quattro consiglieri comunali: Giusi Piccione, Rosanna Genna, Eleonora Milazzo e Aldo Rodriquez. Formalmente fanno parte del gruppo misto ma le tre hanno matrice nel centrodestra, Rodriquez è del movimento Cinque Stelle.
Si chiede la testa dell'assessore Clara Ruggieri per gravi inadempienze che riguardano il settore dei Servizi Sociali.
Ad onor del vero non è la prima volta che si chiede un passo indietro alla Ruggieri, in aula è accaduto spesso, è la prima volta, invece, che i consiglieri lo chiedono con un atto scritto.
I motivi sono da ricercare nel ruolo amministrativo che pare l'assessore non abbia svolto nel modo che ci si aspettava, non c'è nessuna miglioria nella gestione dei Servizi Sociali, manca l'indirizzo politico programmatico.
Si indicano nello specifico le questioni che sono rimaste irrisolte e per le quali non si prospetta nulla di concreto, nell'elenco finisce la Casa di Riposo Giovanni XXIII, la gestione degli immigrati presenti sul territorio, la gestione dei rapporti con le associazioni Onlus locali, l' organizzazione dei servizi sociali, la tutela delle fasce più deboli, la gestione dei quartieri popolari, infine la gestione del Sert, del Servizio di Psicologia e del Csm.
In considerazione del fatto che i consiglieri non comprendono “a cosa serva un Assessore ai Servizi Sociali, se non ha le capacità di dare risposte alle necessità del Territorio”, ne chiedono le dimissioni.
Un atto di cui necessariamente la Ruggieri dovrà tenere conto, presentandosi in consiglio comunale a chiarire la sua posizione istituzionale.
Continua il muro contro muro tra il consiglio comunale e l'Amministrazione. Un dialogo che è stato difficile fin da subito ma che adesso ha raggiunto momenti di esasperazione.
A breve ci sarà un bilancio da approvare e se questo continuerà ad essere l'andazzo allora se ne vedranno delle belle.
A questo si aggiunge l'interrogazione di Arturo Galfano che otto mesi fa, con un maxi emendamento aveva approvato una modifica al Piano Triennale delle Opere Pubbliche che prevedeva il rifacimento del prospetto di Palazzo VII Aprile, il restauro di Porta Garibaldi, la riqualificazione del Palasport.
Nell'emendamento sono finiti anche il recupero della spiaggia di Salinella(40 mila euro), il rifacimento dei marciapiedi di via Roma (30 mila euro), il recupero e la messa in sicurezza dei due portali della chiesa di San Michele (50 mila euro) e per il quale non c'è nessun progetto presentato ancora alla Soprintendenza.
Galfano chiede che fine abbiano fatto tutte queste opere da realizzare con i soldi in bilancio e invita il Segretario Generale a trasmettere gli atti al Nucleo di Valutazione per il non raggiungimento degli obiettivi da parte dei Dirigenti e Funzionari preposti ai lavori e alla Procura Regionale della Corte dei Conti per eventuali responsabilità amministrative.
Non si prospettano rose e fiori, solo spine e anche appuntite.