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28/05/2018 06:00:00

Mazara, il dragaggio del Porto canale insabbiato, tra bugie e accuse incrociate

MAZARA DEL VALLO (TP) – Le analisi relative ai fanghi del porto canale sono datate e quindi devono essere fatte nuovamente. Ma non è un capriccio della Regione a stabilirlo ma la legge, al rispetto della quale alcuni esponenti politici cittadini sono allergici. Questo nuovo adempimento da svolgere è stato confermato nei giorni scorsi sia dal sindaco Nicola Cristaldi sia dal gruppo consiliare di maggioranza ‘Autonomisti’.

Ma le comiche, o meglio, le tragicomiche proseguono. La ditta aggiudicatrice dei lavori di dragaggio, avrebbe chiesto all’assessorato Territorio e Ambiente la ‘modifica’ dei valori che sono stati assegnati dagli uffici regionali in merito allo smaltimento dei residui derivanti dall’attività di escavazione. La ditta avrebbe chiesto più specificatamente che dalla Tabella A (contenente maggiori restrizioni per lo smaltimento) si passi alla Tabella B (contenente minori restrizioni per lo smaltimento).

LA LEGGE SUL DRAGAGGIO DEI PORTI NON FA SCONTI A NESSUNO – La richiesta avanzata dall’impresa aggiudicataria dell’appalto, di ‘passare’ dalla Tabella A alla Tabella B, non si capisce su quale presupposto giuridico possa essere basata. Pare di essere al mercato, una sorta di Suq in cui il primo che si alza la mattina chiede lo sconto al mercante di turno: una cosa inconcepibile in uno Stato di diritto quale è (ancora?) il nostro. La norma che impone tutta una serie di passaggi ben definiti per effettuare i dragaggi nei porti, non è stata redatta per favorire questo o quello ma per preservare la collettività, presente e futura, da possibili danni all’ambiente derivanti dall’esecuzione di tali opere.

È TUTTA UNA QUESTIONE DI SOLDI – La presunta richiesta di scambio di ‘tabelle’, contrarie alla legge, è motivata solo da un fatto prettamente economico: smaltire una parte dei fanghi in discarica – quelli che secondo le ormai vetuste analisi del Iamc - Cnr di Capo Granitola sono stati classificati come inquinati (B1- C1 e C2) – ha un costo a metro cubo alquanto elevato. L’azienda molto probabilmente non potrebbe assicurare l’esecuzione corretta dei lavori se i valori degli inquinanti nei fanghi di dragaggio dovessero restare tali, figuriamoci se dovessero peggiorare. 

GLI UTILI (?) IDIOTI – Il resto sono balle, tutte ‘chiacchiere e distintivo’: comprese le menzogne profuse da qualcuno degli ‘autonomisti – ballisti’ e dai loro mandanti occulti. Secondo quanto affermato da un loro esponente, il consigliere comunale Vito Foderà: “siamo alle comiche, a quanto pare a Mazara del Vallo contano più gli Uccelli piuttosto che l’incremento dell’economia e la nascita di nuovi posti di lavoro”. Il riferimento è la nota trasmessa dall’associazione ambientalista ‘Fare Ambiente’ di Mazara del Vallo con la quale viene comunicato l’inizio del periodo di nidificazione delle specie ornitiche nella zona della Colmata B, pertanto, così come stabilisce l’assessorato Territorio e Ambiente (che applica le leggi), in caso di inizio dei lavori, quest’ultimi dovranno essere immediatamente interrotti: si tratta di una delle prescrizioni imposte per ‘mitigare’ gli impatti ambientali che graveranno sul sito. Se Foderà avesse studiato solo un po’ non si sarebbe lanciato in tali sciocche ed improvvide esternazioni. Il Fratino e il Fraticello e le altre specie di uccelli protetti, che periodicamente stanziano nella zona della ‘Colmata B’ sono solo uno dei tanti impedimenti che gravano su questa vicenda che è molto più complessa di ciò che alcuni vorrebbero far credere. Ne analizzeremo altri domani e dopo domani sempre su Tp24.it.

 

FINE PRIMA PARTE

 Alessandro Accardo Palumbo

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         Twitter: @AleAccardoP