Le indagini della Procura di Trapani sulle elezioni dello scorso anno ad Erice entrano prepotentemente nel dibattito della campagna elettorale nel capoluogo.
Un’inchiesta che coinvolge pesantemente la maggioranza che sostiene il sindaco di Erice Daniela Toscano, un’inchiesta che si intreccia con la campagna elettorale di Trapani che vede candidato Giacomo Tranchida a Sindaco, che un anno fa fu parte attiva di quella competizione ericina. E Tranchida stesso adesso è bersaglio dei suoi avversari politici.
Ma cosa è successo ieri.
L’indagine - coordinata dal sostituto Andrea Tarondo - riguarda un consigliere comunale, Francesca Miceli, e altre cinque persone. L’ipotesi di reato è molto grave: corruzione elettorale. Gli indagati sono in sei, tra cui appunto la consigliera Miceli. Ci sarebbe stata la promessa elettorale di inserire alcuni disoccupati nei lavori per la realizzazione di "opere e servizi nella Zona Franca Urbana". Fu approvata, infatti, a Maggio, una graduatoria, da parte dell'ufficio dei Servizi Sociali, di 37 lavoratori. E il primo dei classificati, Rino Senzaquattrini, è tra gli indagati, insieme a Miceli e ad altri quattro. La moglie di Senzaquattrini, tra l'altro, si è anche candidata nella lista a sostegno del Sindaco Toscano.
Anche l'elezione di Miceli (nella foto durante un comizio con Tranchida e Toscano) è stata misteriosa. Perchè lei non fu neanche eletta al consiglio comunale alle elezioni dello scorso Giugno. L'eletto della sua lista era Francesco Tarantino, ma, per motivi mai del tutto chiariti, Tarantino si dimise alla prima seduta del consiglio comunale.
Questo è il commento di Daniela Toscano, sindaco di Erice:
"Nel confidare pienamente nel lavoro della magistratura che sono certa farà chiarezza sui fatti, non essendovi alcun dubbio sulla circostanza che la mia amministrazione ne è del tutto estranea, qualora le accuse saranno confermate, preannuncio che il Comune di Erice, a tutela dell’ente e di tutta la cittadinanza, si costituirà parte civile quale soggetto offeso dagli eventuali reati commessi. Voglio precisare, infine, rispetto alle notizie pubblicate oggi da diversi organi di stampa che per quanto di mia conoscenza, tra gli indagati, non vi sono altri candidati alle elezioni comunali del 2017 o altri esponenti della maggioranza. Attendiamo con fiducia, dunque, gli eventuali sviluppi della vicenda".
Le notizie che vengono fuori dalla Procura di Trapani, passano da Erice, ma si intrecciano inesorabilmente con la campagna elettorale trapanese. Perchè, dicevamo, Giacomo Tranchida che fu sindaco di Erice (con Toscano sua vice), un anno fa partecipò attivamente a quella campagna elettorale, contribuendo all'elezione della sua "delfina" e divenne poi presidente del consiglio comunale.
I suoi avversari politici lo tirano in ballo, lui, Tranchida, che i sondaggi lo danno per vincitore certo, gioca al contrattacco.
“Se la Miceli ha sbagliato, pagherà - ha detto Tranchida in diretta al Volatore di Rmc 101.
"Io posso dire soltanto che su Erice abbiamo fatto un gran lavoro di risanamento delle periferie, lo stesso che faremo a Trapani". "Tranchida svia dalle polemiche - lo accusa, sempre su Rmc101, il candidato della Lega, Bartolo Giglio - ma lui ha avuto ed ha un ruolo politico importante ad Erice e deve fare chiarezza".
"Non ho nulla da chiarire - replica Tranchida - perchè Giglio e gli altri candidati sindaci, Galluffo, Bologna e Mazzonello, fanno insinuazioni e si comportano come bimbi, perchè gli manca il terreno sotto i piedi".
Anche Nino Oddo, ex deputato regionale è intervenuto sulla vicenda.
“Sostengo da anni alla luce del sole e mettendoci la faccia una battaglia politica contro Tranchida e il tranchidismo. Una delle argomentazioni da me sostenute riguardava proprio l' uso strumentale della giustizia. Un combinato di centinaia di dichiarazioni di solidarietà, intitolazione di piazze, presenzialismo alle cerimonie, visite frequenti ai palazzi giusti da un lato. E le minacce costanti di iniziative legali e di querele in particolare rivolte a giornalisti ed avversari politici (io al momento sono a quota tre) a fini palesemente intimidatori dall' altro. Se ho contestato a Tranchida l' uso politico della giustizia non intendo macchiarmi della stessa colpa. Mi limito a ricordare un vecchio detto siciliano: "i cavalli buoni si vedono a corsa lunga". E lui e' tanto giovane…”
Intanto continua la campagna elettorale a Trapani, con gli ultimi dieci giorni prima del voto. E questa indagine non sarà certo messa da parte nello scontro politico.