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09/06/2018 21:21:00

Il presidente Milazzo sul futuro del Marsala tra grandi ambizioni ed enormi problemi

 Nella giornata odierna il presidente del Marsala Calcio, l'avvocato Giuseppe Milazzo ha convocato i giornalisti e gli addetti all'informazione marsalesi nel suo studio legale per tenere una conferenza stampa in cui ha comunicato importanti informazioni circa i progetti futuri della società sia sul piano tecnico che sul piano aziendale. Il presidente, il quale aveva dato le dimissioni ma è stato poi riconfermato all'unanimità alla guida della società marsalese, si è inizialmente detto soddisfatto per il risultato raggiunto nella stagione appena conclusa, che ha riportato il Marsala in Serie D, ed ha annunciato che con i suoi soci ha stilato un piano economico per portare nell'arco di due stagioni il Marsala a competere in campionati più importanti. Ciò su cui ha intenzione di puntare il Marsala nei prossimi anni è il settore giovanile in modo da avere un vivaio degno di tale nome che per il presidente rappresenta il cuore pulsante per una squadra che aspira al professionismo. Nonostante i nomi importanti quali Arcoleo e Pasquale Marino di cui si è vociferato nelle ultime settimane, il presidente Milazzo ha ribadito che, nonostante non siano voci infondate, l'uomo designato ad occuparsi del settore giovanile è Nicola Sciacca, allenatore ed ex calciatore dotato di grande esperienza anche in Serie A. Il presidente ha inoltre garantito l'iscrizione al prossimo campionato di Serie D, affermando di stare lavorando affinchè anche la sede legale della società sia la città di Marsala, ma ha tuttavia sottolineato un grave problema, legato all'impianto, ovvero lo stadio Municipale Nino Lombardo Angotta. Il 14 maggio, infatti, una spedizione federale ha ravvisato delle irregolarità dovute soprattutto al fondo campo e all'erba. Queste inadempienze non sono responsabilità del Marsala calcio o dei suoi tesserati ma sono a carico dell'amministrazione comunale, chiamata quindi ad intervenire al più presto possibile per non costringere così la squadra a giocare le sue gare interne a Trapani, cosa che per il presidente sarebbe “un danno d'immagine per la squadra e per la città” oltre che un non trascurabile dispendio economico. A questo proposito il presidente ha inviato una lettera al sindaco Alberto Di Girolamo al fine di sollecitare l'inizio dei lavori sul terreno di gioco del Marsala Una importante novità futura su cui si sta lavorando riguarda gli abbonamenti, introducendo delle speciali tessere che consentano di evitare falsificazioni, come fanno le società professionistiche. Il direttore generale Mimmo Li Causi non ha voluto parlare espressamente di mercato ma ha dato la conferma che dal punto di vista tecnico sarà sempre Ignazio Chianetta a sedere sulla panchina marsalese e a guidare la squadra in Serie D, descrivendolo come un tecnico vincente che ha saputo trionfare in Prima Categoria, in Promozione ed anche in Eccellenza. Insomma, per il futuro della squadra lilybetana, da parte del presidente e della società filtra ottimismo e c'è soprattutto voglia di fare, ma la criticità di un impianto di gioco non a norma rischia di complicare i programmi e le intenzioni del presidente Milazzo e dei suoi soci, che nulla possono fare se non rivolgere questo accorato appello al sindaco e all'amministrazione comunale, chiamata a provvedere in tempi brevissimi. Nelle ultime battute della conferenza si è avuto tempo di parlare dell'indiscrezione degli ultimi giorni, che riguarda la possibile fusione tra il Marsala 1912 ed il Paceco, appena retrocesso dalla Serie D all'Eccellenza. Se ciò dovesse concretizzarsi significherebbe per la città di Marsala avere due squadre: l' ASD Marsala Calcio, appunto in Serie D, ed il “vecchio” Marsala 1912, che ripartirebbe dall' Eccellenza. Il presidente Milazzo ha invocato in proposito l'intervento delle massime autorità federali per fare chiarezza sui conti e sui debiti del quasi neonato sodalizio marsalese “per evitare che, attraverso fusioni ad arte, una società possa sottrarsi al pagamento dei debiti contratti”.

 Riccardo Tranchida