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10/06/2018 01:10:00

Riparte il Marsala 1912, fra mille punti interrogativi e pregiudizi

106 anni di storia, gli ultimi 18 dei quali colmi di burrasche e terremoti... ci risiamo: sembra essere ormai ufficiosa la ripartenza dell'attività agonistica dello Sport Club Marsala 1912, storica e gloriosa formazione calcistica della cittadina lilibetana che nella scorsa estate (2017), nella persona del proprio presidente e maggiore azionista, l'imprenditore alimentare Luigi Vinci, rinunciò all'iscrizione (e quindi alla partecipazione) al campionato federale di propria competenza, quello di Promozione (6° livello sui 9 complessivi del calcio italiano).
Come ben noto, dopo l'acquisizione del pacchetto di maggioranza delle quote da parte del gruppo riconducibile alla ormai defunta S.C. Marsala (ex Bosco 1970), Vinci fermò l'attività, dietro ufficiale richiesta del sindaco Alberto Di Girolamo, per confluire nella neonata ASD Marsala Calcio, a sua volta appena nata e ammessa direttamente nel campionato di Eccellenza (5° livello) grazie all'acquisizione del titolo sportivo della Riviera Marmi di Custonaci (Tp). Il resto è storia recente: Vinci e il suo entourage (piccoli pacchetti di quote societarie erano intestate al figlio Francesco, al rappresentante legale Tommaso Picciotto ed al commercialista Giulio Bellan) mollarono praticamente subito (prima ancora dell'inizio del campionato) l'ASD Marsala, con la stessa formazione del presidente Giuseppe Milazzo che nel mese di aprile sarebbe andata a vincere il campionato conquistando la promozione in Serie D (a tal proposito, in questo articolo abbiamo affrontato la questione relativa alla programmazione della nuova stagione sportiva da parte del club azzurro dell'avvocato Milazzo e soci). Lo stesso Vinci, poche settimane dopo il suo repentino abandono dalla carica di co-presidente del neonato sodalizio azzurro (terzo club nel quale aveva coperto tale carica, dopo lo stesso S.C. Marsala 1912 e l'Alba Alcamo), era stato accostato al Salemi, possibilità poi rivelatasi infruttuosa, come i vari abboccamenti negli anni precedenti con il Paceco 1976 ed il Mazara Calcio. Dopo dieci mesi di totale inattività, in settimana è corsa voce che a Marsala stava per "risorgere il '12", tramite una banale operazione finanziaria: Vinci avrebbe acquistato la matricola, la ragione sociale ed il titolo sportivo di Eccellenza del Paceco 1976 del presidente Salvatore Marino (che ne divide la proprietà con il fratello Giuseppe), e sarebbe pronto per schierarsi ai nastri di partenza del prossimo massimo campionato regionale. Sarebbe anche pronto il tessuto societario: Luigi Vinci (ovviamente) alla presidenza, i fratelli Marino in "quiescenza" per una stagione sportiva, prima di entrare in società a partire dal 2019/2020, i soci di minoranza del vecchio S.C. Marsala 1912 Giuseppe Occhipinti e Salvatore Mannone di nuovo pienamente operativi (sembra che, invece, l'ex capocordata e direttore generale Matteo Gerardi si sia chiamato fuori dal progetto, lui che nelle settimane scorse insieme al fidato direttore sportivo Cosimo Tumbarello sembrava puntare dritto al Mazara Calcio). In queste ore calde, molti calciatori, dirigenti ed allenatori sono stati avvistati dalle parti della nota azienda di Luigi Vinci: il probabile futuro direttore sportivo Bartolomeo Licata (ex "diesse" del Paceco 1976, con cui ha ottenuto una storica promozione in Serie D), l'ex calciatore dello Sport Club Marsala 1912, con una breve parentesi anche nell'ASD Marsala Calcio prima di approdare alla sua ultima squadra, il Salemi, Valerio Genesio. In ultimo, per quanto riguarda il tassello fondamentale, quello relativo alla panchina, l' (ormai) ex allenatore del Mazara Calcio, il trapanese Massimiliano Mazzara, uno dei migliori allenatori della categoria, con in bacheca una storica promozione in Serie D conquistata con il Paceco 1976 e con trascorsi positivi anche sulla panchina del Trapani Calcio (con fugaci apparizioni anche sulle panchine di Folgore Castelvetrano e Sport Club Marsala 1912) sembra aver superato al fotofinish il giovane (ma a detta di tutti molto quotato) tecnico marsalese Riccardo Abbenante.
La città di Marsala avrà davvero due team impegnati nella prossima stagione, il giovane ASD Marsala fra i semi-professionisti della Serie D e lo storico Sport Clun Marsala 1912 nel massimo campionato regionale, quello di Eccellenza? E' ancora presto per stabilirlo, di certo è che nel momento in cui scriviamo sembra che l'amministrazione comunale non abbia alcuna possibilità di far fronte alla necessaria manutenzione stroardinaria dello Stadio ("conditio sine qua non" per l'iscrizione al campionato di Serie D per il Marsala Calcio), con lo stesso avvocato Milazzo che minaccia un trasferimento (forzato) allo Stadio Provinciale di Erice (Tp), la storica casa del Trapani Calcio, l'unico Stadio in provincia attualmente omologato per la quarta serie nazionale.
Infine, concludiamo facendo presente quanto dichiarato dallo stesso Milazzo nella sua dichiarazione spontanea resa agli organi di informazione ieri mattina presso il suo studio legale riguardo alla ormai verosimile possibilità di "colpo di coda" di Luigi Vinci: "Non parlo di vicende di casa altrui, ma mi preme sottolineare che quella società è colma di debiti con l'erario e con la Federazione, e da giurista vi posso garantire che è impossibile riportarla all'attività. Mi informerò a breve con il Tribunale di Marsala se vi è un'istanza di fallimento in corso. Per quanto riguarda lo Sport Club Marsala 1912, invito gli uffici di competenza a fare chiarezza riguardo quanto accaduto, e quanto accade, negli ultimi anni. Il mio parere è che ci possano essere i crismi della bancarotta (fraudolenta, ndr) per distrazione: grave reato penale". Qui, per completezza, riportiamo la definizione del reato giuridico ipotizzato da Milazzo:

La bancarotta fraudolenta per distrazione (o dissipazione):

Il reato si configura nel momento in cui l'imprenditore o l'amministratore della società  sottrae, distrae, nasconde o distrugge beni e risorse finanziarie dal proprio patrimonio o da quello collettivo per arricchire se stesso, privando nel contempo i creditori di qualsiasi forma di garanzia patrimoniale su cui soddisfarsi (Cassazione Penale, Sez. V, n. 18981 del 6.05.2016)