La situazione rifiuti a Trapani è drammatica. La discarica di Borranea è quasi satura e da tempo si continua con le solite proroghe da parte della Regione. Anche in questa nuova situazione di emergenza il dipartimento regionale Acqua e Rifiuti ha autorizzato la tritovagliatura, operazione necessaria per ridurre il volume dell’immondizia conferita in discarica, ma il rischio di una nuova crisi, anche igienico-sanitaria, non è per nulla scongiurato.
Siamo stati ancora una volta nella zona industriale, dove, oltre ai normali cumuli di sacchetti della spazzatura, ci sono anche rifiuti ingombranti, come potete vedere nelle foto e nel video allegato a questo articolo. Questa mattina si svolgerà in Prefettura un «tavolo tecnico», indetto dal prefetto Darco Pellos al quale è stato invitato a partecipare Salvo Cocina, dirigente generale del Dipartimento Acque e Rifiuti.
Sulla situazione e gli incendi dei giorni scorsi appiccati nella zona dell’area industriale, e in particolare nella via Francesco Culcasi, c'è stato intervento del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, il quale ha detto che, se l’Irsap, - l’Istituto regionale che ha inglobato il vecchio Consorzio per l’Area di sviluppo industriale -, non interverrà immediatamente, lo farà il Comune rivalendosi sull’istituto per i costi che andrà a sostenere.
Ma l’emergenza non riguarda solo la periferia. Nonostante gli interventi straordinari disposti da subito dal sindaco Tranchida, ci sono ancora zone come il rione Cappuccinelli, dove l’immondizia è accatastata nelle strade e i cassonetti stracolmi. E’ iniziata, inoltre, da 24 ore, come disposto dal sindaco – la pulizia straordinaria delle frazioni, mentre per la rimozione dei rifiuti bruciati in via Culcasi sarà necessario attendere ancora 24 ore.
“Un vero e proprio scempio ambientale causato della diossina prodotta”, sono queste le parole dell’avvocato Vincenzo Maltese presidente dell’Osservatorio per la legalità. In mezzo a tutta quella spazzatura, infatti, ci sarebbero rifiuti speciali e ingombranti. “Bisogna far presto - afferma Maltese -, da anni chiediamo maggiori controlli sul conferimento indiscriminato dei rifiuti.
"Riuscire a contrastare l'abbandono, dannoso, sia per la salute pubblica dei cittadini che per l’ambiente, non è facile. Bisogna incentivare l'adozione della videosorveglianza, soprattutto nelle zone più a rischio. Per quel che ci riguarda - conclude Maltese - continueremo ad essere vigili e a monitorare, invitando i cittadini a segnalare azioni illegali, per il bene dell’ambiente e a tutela della salute".