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28/06/2018 16:30:00

"Non tentò di uccidere la madre". Trapanese condannato "solo" per maltrattamenti

 Non ha tentato di uccidere la madre. Assolto dall'accusa di tentato omicidio e violazione di domicilio, condannato per maltrattamenti in famiglia a 3 anni e 2 mesi. E' l'epilogo del processo che si è celebrato a Trapani a carico del 37enne Nicola Bannino. L'uomo era imputato per il tentato omicidio della madre davanti al Tribunale di Trapani presieduto da Piero Grillo, ed era difeso dall'avvocato Fabio Sammartano. 


9 anni e 6 mesi di reclusione erano stati richiesti dal pm Francesca Urbani.
La difesa di Bannino è riuscita a dimostrare che "la presa per il collo era stata con una sola mano, e per pochi istanti", e la  madre non aveva riportato alcuna lesione. Per l’accusa, invece,  solo l’intervento di una terza persona evitò il peggio, altrimenti lo strangolamento sarebbe stato portato a termine. Ma la difesa di Bannino ha sostenuto che “le mani al collo sono state tolte dall' imputato spontaneamente e non da terzo estraneo per altro non presente”.
I fatti finiti davanti al Tribunale  sono avvenuti il 15 febbraio del 2017 ma Bannino venne arrestato dalla Polizia a maggio, a seguito di indagini che hanno confermato i continui maltrattamenti nei confronti della madre che duravano da almeno due anni. Il legale ha annunciato ricorso in appello contro la condanna per maltrattamenti.