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11/07/2018 08:09:00

Castelvetrano, Bellolampo e la differenziata. Rifiuti, ecco cosa accade

  Novità sul fronte dei rifiuti per Castelvetrano. La discarica di Bellolampo riceverà le circa 1000 tonnellate di spazzatura, 350 ancora per strada e 600 quelle trasferite all’ex Polo Tecnologico, accumulatesi in tutto il territorio castelvetranese (borgate comprese) a causa del fermo della discarica di Trapani durante la prima settimana di giugno. L’ordinanza della commissione straordinaria di qualche giorno fa (ne avevamo parlato qui), che prevedeva il trasferimento del quantitativo presso gli impianti della S.AM srl di Sciacca è stata modificata, dopo che il Dipartimento regionale aveva comunicato impedimenti logistico-autorizzativi al relativo conferimento. La richiesta del comune di scaricare presso gli impianti di Bellolampo ha infatti avuto esito positivo ed il dirigente generale del Dipartimento Regionale delle Acque e dei Rifiuti ha dato la sua autorizzazione. A breve dovrebbe essere stipulato il contratto quinquennale con la nuova azienda, in modo da poter avviare una raccolta differenziata in tutto il territorio. Non solo quindi nel centro storico e a Marinella di Selinunte, che la Dusty attualmente cerca di garantire, con tutte le difficoltà che derivano dalla contemporanea rimozione straordinaria dei cumuli pregressi.

 

Alla luce delle ultime ordinanze (quella del 10 luglio la trovate qui), in questo difficile contesto emergenziale, proviamo a fornire qualche risposta ad alcune domande ricorrenti.

 

Perché ci sono in giro così tanti rifiuti? Perché i cumuli del quartiere Belvedere (e di altre zone di Castelvetrano o Triscina), non sono stati ancora rimossi e invece in altre zone i mezzi sono passati più di una volta?

 

La raccolta è di due tipi. Quella ordinaria, che comporta il ritiro giornaliero dei rifiuti nei punti non interessati da grossi depositi. E quella straordinaria, relativa invece alla rimozione delle grosse quantità accumulate. E’ probabile che dopo l’intervento straordinario, proprio per evitare che si riformino montagne di spazzatura negli stessi posti, si intervenga nuovamente a rimuovere i nuovi sacchetti gettati nei giorni a seguire.

I rifiuti (indifferenziati) della raccolta ordinaria hanno come meta la discarica di Trapani con il limite di 37 tonnellate giornaliere. Quelli della raccolta straordinaria, invece, fino a poco tempo fa hanno avuto come meta temporanea l’ex Polo Tecnologico, poi riempitosi. Oggi la nuova meta è Bellolampo.

 

Perché non ci mettono in condizioni di fare la differenziata in tutto il territorio? Cosa aspettano a fornirci i recipienti giusti ed un calendario di ritiro adeguato?

 

Si tratta di condizioni che deve fornire la ditta con la quale il comune stipulerà il contratto quinquennale. Al momento non è stato ancora stipulato perché, nonostante la gara d’appalto sia stata vinta già più di un anno fa dalla Senesi Spa (insieme alla Eco Burgus di Borgetto, in raggruppamento d’imprese), un’interdittiva della prefettura di Fermo (nelle Marche) nei confronti della Senesi, ha costretto il comune a non affidare il relativo servizio.

La Senesi ha subito fatto ricorso al Tar delle Marche ed il contenzioso si è protratto fino ad oggi.

A giorni dovrebbe risolversi con una decisione definitiva del Tar nel merito, dando via libera alla stipula del contratto.

Nel frattempo il servizio è stato svolto ancora dalla Dusty, in regime di proroga, la cui garanzia della differenziata nel centro storico della città e nella borgata di Marinella di Selinunte si è basata necessariamente sulla provvisorietà.

Anche nel comune di Mazara del Vallo il servizio era stato aggiudicato dalla Senesi e dalla Eco Burgus. Ed anche lì era stato subito sospeso a causa della stessa interdittiva. Il comune però scelse di affidarlo al secondo classificato (il raggruppamento formato da Tech Servizi, dalla Icos e dalla Ecoin). Una scelta poco prudente, considerata la probabilità che la Senesi, una volta vinto il ricorso al Tar, potrebbe chiedere un lauto risarcimento. Risarcimento che, ovviamente il comune di Castelvetrano, in estrema difficoltà finanziaria, non sarebbe forse riuscito a garantire.

 

E’ vero che i rifiuti bruciati sono destinati a rimanere per strada?

 

Non c’è soltanto il pericolo diossina. Purtroppo, una volta bruciati, non si possono portare in discarica. Devono rimanere in strada, in attesa di caratterizzazione. In seguito dovrà essere individuato  un centro di stoccaggio specializzato. E i costi non saranno certo quelli ordinari, come per i normali rifiuti indifferenziati. Si tratta di un’operazione lunga e costosa, che il comune non si può permettere in una situazione economica così delicata.

 

Che fare, nell’attesa che si stipuli questo contratto quinquennale? Chi vuole fare la differenziata, come potrà farla?

 

A parte chi può portare le frazioni separate (tranne l’umido) nell’isola ecologica di viale Roma, il comune ha acquistato circa 150 cassonetti differenziati. Dovrebbero essere creati dei cosiddetti punti di stoccaggio (che sono cosa diversa dall’isola ecologica, perché non hanno personale) anche nelle borgate, dove appunto conferire plastica, vetro, carta… La speranza è che questi punti non si trasformino in discariche di indifferenziata. Le isole ecologiche, che tra l’altro necessitano di specifiche autorizzazioni da parte della Regione siciliana, dovrebbero arrivare dopo l’assegnazione del servizio quinquennale.

 

Il sit-in di protesta di qualche giorno fa, a cosa è servito?

 

Molti l’avevano inteso come una protesta nei confronti di una presunta inerzia da parte della commissione nella soluzione dell’emergenza rifiuti. Oppure un modo per far sentire la presenza dei cittadini. Ma i percorsi amministrativi in merito, chiaramente sono stati indipendenti da eventuali pressioni sociali nei confronti di una commissione straordinaria che sta facendo il possibile per risolvere le criticità.

In realtà, il sit-in annunciato dal comitato “Orgoglio Castelvetranese” si è rilevato una sorta di punto informativo itinerante (si sposterà anche nelle borgate) per sensibilizzare la cittadinanza ad effettuare la raccolta differenziata, distribuendo nello stesso tempo un questionario dove i cittadini potranno anche fornire idee e suggerimenti.

 

Egidio Morici