17,10 - La nave Diciotti, con 76 naufraghi a bordo, arriverà a Trapani domani mattina alle otto e non più questo pomeriggio. La notizia è stata raccolta da Tp24.it da fonti della Questura di Trapani, che riferiscono di aver avuto apposita comunicazione dalla Capitaneria di Porto.
Non è dato sapere come mai sia posticipato di più di dodici ore lo sbarco. Sullo sbarco della nave della Guardia Costiera Italiana si è scatenata una guerra all'interno del governo di Lega e Cinque Stelle
16,20 - Giornata calda sul fronte immigrati a Trapani. Mentre si aspetta la nave Diciotti, la procura di Trapani ha notificato 20 avvisi di garanzia a componenti dell'equipaggio della nave Iuventa e a personale di Medici Senza Frontiere e Save the Children. I provvedimenti sono stati emessi nell'ambito dell'inchiesta sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che un anno fa portò al sequestro dell'imbarcazione dell'Ong tedesca Jugend Rettet.
I componenti dell'equipaggio e quelli delle due associazioni sono stati identificati: l'avviso di garanzia si è reso indispensabile perché gli investigatori devono compiere accertamenti tecnici irripetibili su alcune utenze telefoniche.
15,00 - Che succederà appena la nave Diciotti arriverà a Trapani? Secondo alcune fonti di Tp24.it dalla Procura di Trapani stanno pensando ad effettuare gli arresti dei due individui "facinorosi", che hanno messo in pericolo il personale del rimorchiatore Vos Thalassa che li aveva soccorsi. Ma c'è addirittura chi sostiene che in Procura a Trapani qualcuno stia pensando ad un clamoroso provvedimento di fermo dei 67 naufraghi per "ammutinamento". Ma è possibile? Va detto che la Procura di Trapani ha ingaggiato, da qualche tempo, una battaglia contro le Ong. L'inchiesta, però, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Tarondo, è stata smentita da alcuni reportage di giornalisti ed esperti internazionali. Le indagini di Tarondo hanno portato al sequestro della nave Iuventa, con venti avvisi di garanzia emessi oggi. Qui altri particolari.
12,00 - E' previsto l'arrivo oggi a Trapani intorno alle 18 della nave "Diciotti", che ha 67 naufraghi a bordo, salvati dal rimorchiatore italiano Vos Thalassa davanti alla Libia, e al centro di un braccio di ferro tra Salvini e Toninelli.
La nave 'Diciotti' della Guardia Costiera, sulla quale sono stati trasbordati i migranti, è diretta a Trapani. Secondo fonti del Viminale l'attracco sarebbe previsto intorno alle 18.
Nel corso della mattina Salvini aveva commentato: "Se su quella nave c'è gente che ha minacciato ed aggredito non saranno persone che finiranno in albergo ma in galera: quindi non darò autorizzazione allo sbarco fino a che non avrò garanzia che delinquenti, perché non sono profughi, che hanno dirottato una nave con violenza, finiscano per qualche tempo in galera e poi riportati nel loro paese".
Sul tema oggi sono intervenuti anche il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, e il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. “Non è immaginabile che noi chiudiamo i porti a una nave italiana - ha detto il leader del M5s - ma condivido tutte le perplessità di quanto accade nel Mediterraneo". Ancora più netta l’opinione della Trenta: "Il Mediterraneo è sempre stato un mare aperto e continuerà ad esserlo. L'apertura è la sua ricchezza. La strada è regolamentare, non chiudere. La parola accoglienza è bella, la parola respingimenti è brutta. Dichiarazioni lontane da quelle di Salvini, che però assicura che non c’è nessuno "scontro" nel governo sul tema dell'accoglienza: “Sento più Toninelli e Di Maio dei miei genitori. Leggo sui giornali cose divertenti ma parlano i numeri".
Orgoglioso della @GuardiaCostiera italiana che con nave Diciotti ha preso a bordo 60 migranti che stavano mettendo in pericolo di vita l'equipaggio dell'incrociatore italiano Vos Thalassa. Ora avanti con indagini per punire facinorosi.
— Danilo Toninelli (@DaniloToninelli) 10 luglio 2018