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12/07/2018 07:00:00

Caso Diciotti: il bluff di Salvini, nessun arresto.

20,05 -  Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sta seguendo  con attenzione la vicenda della nave bloccata al porto di Trapani, e ha avuto anche contatti con il premier Giuseppe Conte.

 

 19,50 - Sono due migranti indagati, nessun arresto.  Ibrahim Bushara, sudanese, e Hamid Ibrahim, ghanese, sono indagati solo per violenza privata in concorso continuata e aggravata in danno del comandante e dell'equipaggio del rimorchiatore Vos Thalassa, che domenica li ha soccorsi insieme ad altri 65 vicino a una piattaforma petrolifera. Ulteriori accertamenti sono stati affidati dal procuratore Alfredo Morvillo alla Squadra Mobiledi Trapani. Accertamenti per ricostruire esattamente i fatti. Ma ciò che sta succedendo non può lasciare pensare a degli arresti, come invece ha chiesto il ministro Matteo Salvini. 

 

 19,30 - Le organizzazioni umanitarie presenti al molo di Trapani (Intersos, Medici Senza Forntiere, OIM, Save the Children, UNICEF e UNHCR) esprimono profonda preoccupazione per il ritardo protratto nello sbarco di 67 persone presenti sulla nave della Guardia Costiera Diciotti.

I rifugiati e migranti, fra i quali donne, bambini e adolescenti, sono in mare da almeno quattro giorni, essendo stati soccorsi dal rimorchiatore Vos Thalassa l’8 luglio scorso, trasferiti sulla nave Diciotti il giorno successivo e fatte arrivare a Trapani solo oggi alle ore 15.00. Nonostante ciò non è stato ancora autorizzato lo sbarco.

Le ONG e le Agenzie delle Nazioni Unite richiedono alle autorità l’attivazione urgente di una primissima assistenza socio-sanitaria, l’autorizzazione allo sbarco per tutte le persone a bordo, a partire dai minori e dalle persone vulnerabili, e l’erogazione per tutte le persone a bordo di generi di prima necessità.

 

 19,15 -  Il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli chiede che si arrivi a "soluzioni rapide" sui naufraghi dentro la nave Diciotti ferma al porto di Trapani. 

18,30 - E' un lungo braccio di ferro quello sulla nave Diciotti con a bordo 67 naufraghi. La nave è attraccata questo pomeriggio al porto di Trapani, ma le persone rimangono a bordo. E' in corso una riunione in Procura per capire il da farsi. Da Innsbruck Matteo Salvini ha twittato: «In Procura c’è un dibattito, io non ho nessuna fretta di farli sbarcare. Servirà tutto il tempo necessario, chi deve decidere ha il tempo per decidere e tutti gli elementi per farlo». Il vice premier e ministro dell'Interno vorrebbe che i protagonisti della protesta a bordo sbarcassero in manette. Attualmente nel rapporto dello Sco consegnato alla Procura ci sono due denunciati per i reati di minacce, violenza privata e «dirottamento», in realtà un reato amministrativo, cioè tentato impossessamento della nave.

 

 17,00 - «Dagli ultimi aggiornamenti che ho la nave sta entrando in porto a Trapani. Confermo che abbiamo dato disposizione che eventuali responsabili di atti fuori legge saranno individuati».

Queste le parole di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, durante la conferenza stampa al vertice Nato.

 16,20 - E' arrivato ancora un alt dal ministro dell'Interno Matteo Salvini: «Io non voglio farmi prendere in giro - ha detto da Innsbruck dove sta partecipando ad una riunione del consiglio dei ministri dell'Interno Ue -. Finché non c'è chiarezza su quanto accaduto io non autorizzo nessuno a scendere dalla Diciotti: se qualcuno lo fa al mio posto se ne assumerà la responsabilità». Salvini ha quindi aggiunto: «O hanno mentito gli armatori denunciando aggressioni che non ci sono state e allora devono pagare, o l’aggressione c'è stata e allora i responsabili devono andare in galera».

A proposito della Diciotti - ha poi detto sempre il titolare del Viminale - «in procura c'è un dibattito, io non ho nessuna fretta di farli sbarcare». Di conseguenza, Salvini non ha dato indicazioni su quanto tempo i migranti rimarranno a bordo: «Servirà tutto il tempo necessario - ha sottolineato - chi deve decidere ha il tempo per decidere, ha tutti gli elementi per farlo. In procura stanno lavorando, attendiamo gli esiti, io non faccio il giudice o il poliziotto, non ho interrogato nessuno, faccio il ministro e cerco di far rispettare l’ordine pubblico. Se ci sono violenti vanno in galera e non in albergo, se non ci sono violenti perché qualcuno ha mentito questo qualcuno ne pagherà le conseguenze».

Pertanto, si attende l’ok da Roma per avviare le operazioni di sbarco. Sulla banchina ci sono la Guardia costiera ma anche Polizia e Carabinieri. E’ stata intanto consegnata alla Procura di Trapani l’informativa della Polizia e dello Sco contenente i particolari dell’indagine eseguita sulle tensioni che si sono registrate due giorni fa sulla nave Vos Thalassa quando un gruppo di immigrati avrebbe minacciato il comandante della nave. Per due uomini sarebbe scattata una denuncia. Ma sarà adesso la Procura – dove è in corso un vertice in queste ore- presieduto dal Procuratore capo Alfredo Morvillo, a fare il punto della situazione sui migranti a bordo della Nave Diciotti.

 15,40 -  I manifestanti hanno accolto l'arrivo della nave Diciotti con un applauso, con un discorso detto ad alta voce con un megafono: "Gli italiani sono un popolo di emigranti, non possiamo permettere che degli uomini che si sono ribellati all'idea di tornare in Libia vengano presi per criminali". 

Qui un aggiornamento di Marco Rizzo, autore di "Salvezza", presente al molo Ronciglio.

 

15,03 - Dopo quattro ore di attesa in rada, la nave Diciotti ha ricevuto dal ministero dei Trasporti l’autorizzazione a entrare nel porto di Trapani. L’imbarcazione con a bordo i 67 migranti soccorsi nei giorni scorsi dal rimorchiatore Vos Thalassa e poi trasbordati sulla nave della Guardia costiera italiana è attesa ora al molo Ronciglio. Secondo quanto scrive l’Ansa, la decisione di far aspettare la Diciotti in rada dipendeva dall’inchiesta in corso per identificare eventuali scafisti che potrebbero essere stati salvati assieme ai migranti, oltre che per chiarire quanto avvenuto a bordo della Vos Thalassa, visto che il comandante del mercantile aveva segnalato una situazione di “grave pericolo” per l’equipaggio richiedendo l’intervento della Diciotti, dopo le proteste di due persone a bordo.

 14,20 - Tutta la vicenda del famoso "ammutinamento", al momento si risolve con uomini denunciati tra i 67 migranti a bordo della Diciotti. Un ghanese e un sudanese sono stati identificati e denunciati da personale della Polizia per violenza, minacce e dirottamento nel corso delle presunte tensioni sulla Vos Thalassa, al largo della Libia. Ma a decidere eventuali provvedimenti, compresi i fermi, sottolineano gli uffici giudiziari, dovrà essere la Procura di Trapani, dopo avere esaminato il rapporti della Squadra mobile e dello Sco quando la nave attraccherà. 

14,10 - La nave Diciotti sta facendo ingresso nel porto di Trapani. Nel frattempo proseguono gli accertamenti giudiziari volti a verificare le responsabilità penali dei presunti facinorosi che hanno messo a repentaglio la vita dell’equipaggio del Vos Thalassa. E’ quanto s’apprende da fonti del Mit. In questo momento il caldo intenso ha allontanato manifestanti e giornalisti, forse si aspettava proprio questo. 

 13,30 -  La Diciotti non ha ancora l'ok per sbarcare a Trapani. Se ne parla, secondo le fonti di Tp24.it, almeno alle 17. 

12,50 - Cosa sta accadendo alla Diciotti? In sostanza il comandante della capitaneria di Trapani (comandante del porto) ha avuto disposizioni di ordinare alla Nave di non entrare (che infatti attendere fuori) senza saperne il motivo...

 12,30 - Sta per entrare nel porto di Trapani la nave Diciotti con a bordo i 67 naufraghi che erano stati soccorsi domenica scorsa dal cargo Vos Thalassa. L’arrivo era previsto per stamani alle 8, ma è slittato per «questioni tecniche e potrebbe essere legato agli accertamenti in corso su eventuali violazioni delle leggi italiane» ha detto il sindaco Giacomo Tranchida. Non è ancora chiaro se i responsabili dell'aggressione (presunta) scenderanno dalla nave in manette, come aveva chiesto Salvini.  La procura di Trapani deciderà se procedere agli arresti una volta vagliati i risultati degli interrogatori.. Attualmente a bordo della Diciotti non c’è alcun poliziotto, gli agenti saliranno a bordo appena la nave attraccherà.

 12,00 - La nave Diciotti è al largo di Trapani, ma ancora non può entrare nel porto. L'ordine viene direttamente da Roma, dato che a Trapani nessuno sa nulla e hanno ricevuto solo comunicazioni di attendere. 

600 persone sono morte in mare da quando le navi umanitarie sono state bloccate dalle decisioni del governo della Lega e dei Cinque Stelle, la metà di tutte le morti registrate quest’anno. Nel giorno del vertice dei ministri dell’Interno a Innsbruck, MSF e SOS Mediterranee denunciano e rilanciano il loro appello per fermare queste vergognose morti.

“Le decisioni politiche dell’Europa nelle ultime settimane hanno avuto conseguenze letali. È stata presa la decisione a sangue freddo di lasciare annegare uomini, donne e bambini nel Mediterraneo. Invece di ostacolare deliberatamente l’assistenza salvavita a persone in pericolo, i Governi europei devono rafforzare un sistema dedicato di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale” ha dichiarato Karline Kleijer, responsabile delle emergenze per MSF.

 11,20 - Alla nave Diciotti non è stato dato ancora il permesso di attraccare al porto di Trapani. La vicenda si fa di minuto in minuto sempre più surreale.  Attualmente, da indiscrezioni, non ci sarebbero ancora stati controlli all’interno della nave, dopo il clamore suscitato dalle dichiarazioni dal vice premier Matteo Salvini: «Prima di concedere qualsiasi autorizzazione, attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori che dovranno scendere dalla Diciotti in manette». Attualmente alla procura di Trapani non risultano indagati relativi alla protesta dei migranti: dopo le prime verifiche dello Sco (Il Servizio centrale operativo della polizia) a bordo della Vos Thalassa, nessun rapporto è ancora giunto alla magistratura sugli autori della contestazione.

 11,00 - "Siamo uno stato di diritto, non di polizia" dice l'ex parlamentare Massimo Fundarò, presente con altre persone nella manifestazione di protesta in attesa dell'arrivo della nave Diciotti. "In mare si salvano le vita delle persone. I nostri porti aperti come da sempre nella storia del mediterraneo e della sicilia. Accettare quanto accaduto, ma senza dimenticare lo stato di prostrazione fisica e psicologica in cui versano e la paura di tornare indietro dopo quello che hanno subito. Per loro e’ come morire. L’unione provinciale Pd e i giovani Dem sono presenti a Trapani per monitorare la situazione. L’appello è quello a restare umani" dichiara Marco Campagna, segretario provinciale del Pd. 

10,50 - Previsto alle 11 l'ingresso al porto della Diciotti. Una motovedetta della Capitaneria sta uscendo per scortare la nave al molo Ronciglio. La nave è a circa 1,5 miglia dalle ostruzioni. 

10,30 - La Diciotti non sarà al porto di Trapani prima di un'ora. Quindi c'è da aspettare almeno per le 11 e 30. 

10,20 - Nell'attesa che arrivi la nave, un piccolo drappello di cittadini, con polo e magliette rosse, ha cominciato una civile protesta contro il governo di Cinque Stelle e Lega e la loro scelta di chiudere i porti italiani alle navi che salvano vite in mare. L'immagine la potete vedere nella galleria di fianco a questo articolo. Tra loro c'è anche il giornalista di Repubblica Francesco Viviano, ideatore della protesta delle "magliette rosse" che si è tenuta in Italia qualche giorno fa. 

 

10,00 -  Ecco un'immagine siginifcativa di ciò che avviene nella nave Diciotti, in arrivo a Trapani. La foto di uno dei sei bambini a bordo è stata scattata dai volontari dell'Unicef, che sono a bordo della nave della Guardia Costiera italiana.

Certo, per il Ministro Salvini si tratta di criminali che hanno tentato addirittura di dirottare una nave. La storia è ben diversa, e la stiamo raccontando in diretta da ieri su Tp24 (potete leggerla qui).

E' incredibile notare quanta empatia proviamo per dei ragazzini thailandesi dentro una grotta, e quando invece poco ci interessino i bambini che rischiano di morire annegati per fuggire a carestie, guerre e povertà.

09,30 -  E' stato spostato alle 11 l'ingresso al porto di Trapani della nave Diciotti.

Al porto c'è anche il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che ha rilasciato alcune dichiarazioni: "E' giusto che chi sbaglia deve pagare" ha detto il Sindaco, riferendosi ai "facinorosi" tra i naufraghi accolti nella nave. "Ma prima - ha aggiunto - è giusto fare sbarcare queste persone". Al molo Ronciglio tantissimi i giornalisti, i membri delle forze dell'ordine, i volontari.

09,00 -  La Nave Diciotti è ferma tra l'isola di Favignana e le isole dello Stagnone di Marsala. Non ha ancora ricevuto il permesso di sbarcare a Trapani. Al molo Ronciglio, nel porto di Trapani, è tutto pronto per l'accoglienza. La nave potrebbe arrivare alle 10.

Ci sono i volontari di Save the children, e un gran dispiegamento di forze dell'ordine. C'è tanta tensione per uno sbarco di "soli" 77 naufraghi, tra i quali tre donne e tre bambini, le cui foto sono state diffuse dall'Unicef, che ha i propri volontari a bordo della nave della Guardia costiera italiana.

C'è tanta tensione perchè il caso dei naufraghi della Diciotti è diventato emblematico. I naufraghi sono stati soccorsi da una nave italiana che, per la prima volta nella storia, ha avuto il divieto di attraccare in Italia. La nave allora ha fatto rotta verso la Libia, ma i naufraghi a bordo, per paura di nuove torture nei campi libici, si sono ribellati. E' per questo che il capitano ha chiesto l'aiuto della nave Diciotti, che ha preso in carico i naufraghi. Salvini voleva che fossero accompagnati in Libia, ma il ministro Toninelli si è opposto, ed è stato deciso che la nave sbarcherà a Trapani. Salvini parla di arrestare i "violenti che hanno dirottato la nave", ma si tratta in realtà di disperati che hanno reagito al tentativo di riportarli in Libia...

08,35 - E' stata organizzata questa mattina, in concomitanza con l'arrivo della nave Diciotti al molo Ronciglio, al porto di Trapani, una manifestazione auto convocata di protesta contro le politiche discrimnatorie del governo di Lega e Cinque Stelle nei confronti dei naufraghi soccorsi in mare.

"Invitiamo gli interessati a condividere l’appello e, chi può, a presenziare domattina a Trapani per un presidio antirazzista. La nostra città, al di là di storture criminali la cui responsabilità è solo dei criminali stessi, è città di gente di mare e ponte sul Mediterraneo".

07,00 -  Approderà tra circa un'ora al porto di Trapani la nave Diciotti. Il ministro 5Stelle delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha scelto il porto di Trapani per far sbarcare i 67 migranti a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera, che dal suo ministero dipende.

Ma il Ministro dell'Interno Salvini ha detto: «Prima di concedere qualsiasi autorizzazione attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori, dei finti profughi, che invece che in un albergo finiranno in prigione per le loro azioni a bordo della Vos Thalassa. Dovranno scendere dalla nave Diciotti in manette...».

Così, ieri sono già saliti sulla Diciotti in navigazione agenti di polizia per fare luce sulle presunte minacce rivolte da alcuni migranti all’equipaggio dell’altra nave italiana, la Vos Thalassa, che li aveva salvati domenica. Minacce che avevano indotto i marinai italiani a chiedere l’intervento della Diciotti.

I naufraghi dovevano arrivare ieri e invece l’odissea in mare si è protratta ancora per l’opposizione del Viminale. Così lo sbarco dovrebbe avvenire stamattina. Anche la destinazione è stata decisa dopo un braccio di ferro all’interno del governo giallo verde, che ha tenuto i naufraghi in stand by fino alla tarda mattinata di ieri prima di dare l’ok per la Sicilia. 

La vicenda è iniziata domenica scorsa: i naufraghi sono stati individuati dal rimorchiatore Vos Thalassa, che presta servizio presso la stazione petrolifera Total difronte le coste libiche. Il barchino era al largo di Zuwarah, tra i 67 tre donne e sei bambini, i marinai decidono di prenderli a bordo ma da Roma arriva l’indicazione di consegnarli alla Guardia costiera di Tripoli. I migranti, tramite il Gps di un cellulare, si accorgono che la nave sta puntando a sud e scatta la protesta. L’equipaggio si sente minacciato, il comandante avvisa la Guardia costiera italiana della situazione di «grave pericolo», così da Roma mandano la Diciotti per effettuare il trasbordo, che si conclude martedì sera.

I responsabili «dei disordini» vengono identificai (un ghanese e un sudanese) mentre in Italia si apre un caso politico. Una volta saliti sul pattugliatore italiano, i naufraghi non possono più essere riportati in Libia perché la legge vieta i respingimenti, per il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, devono sbarcare. Ma dal Viminale arriva un no: «Toccava ai libici intervenire» insiste Salvini. Toninelli martedì sera rassicura («tutto chiarito»), ma bisogna attendere la tarda mattinata di ieri perché alla Diciotti fosse indicato il porto di attracco.

Il leader leghista alla fine deve cedere ma non prima di aver puntato i piedi: «Prima di concedere qualsiasi autorizzazione voglio i nomi dei violenti, che dovranno scendere dalla Diciotti in manette. Se c’è gente che ha minacciato non finirà in un albergo ma in galera e poi riportati nei loro paesi». Per rimarcare la linea della fermezza i naufraghi vengono lasciati in mare ancora una notte: il pattugliatore è arrivato in rada ieri sera ma dovrebbe entrare in porto solo stamattina. Personale di polizia è salito ieri sulla Diciotti per raccogliere elementi da riferire all’autorità giudiziaria e interrogare i migranti. Si sono diretti invece sulla Vos Thalassa un funzionario della squadra mobile della Questura di Trapani e uno del Servizio centrale operativo della polizia per interrogare l’equipaggio e acquisire le comunicazioni con la Guardia costiera. Mentre a Trapani il comitato per l’ordine e la sicurezza si riuniva nel pomeriggio per definire le modalità di sbarco. 

ENGLISH.  The Diciotti, an Italian coast guard ship with 67 rescued migrants on board, is due to arrive in Sicily after the government refused entry to a private vessel carrying the same people.
Those aboard were rescued at sea by a civilian boat, the Vos Thalassa, which became the first private Italian-owned and Italian-classed ship to be turned away from Italy because it was carrying migrants.

The Vos Thalassa remains in the Mediterranean, while the people onboard were transferred into the coast guard's care on Tuesday after their behaviour put the tugboat's crew at risk, according to Italian Transport Minister Danilo Toninelli.

The situation reportedly became dangerous when the rescued migrants were told they might be handed over to the Libyan coast guard, Repubblica reported.

Toninelli granted permission to the Italian coast guard to disembark the 67 people in Trapani, Sicily, despite objections from Italy's Interior Minister Matteo Salvini, who was the one to deny entry to the Vos Thalassa.