Carenza degli uomini della polizia Stato nei comuni del trapanese ad alta densità mafiosa.
A denunciarlo è il Silp Cgil che evidenzia una preoccupante carenza di organico all’interno della Questura di Trapani e, in particolare, nei Commissariati della provincia e chiede al ministro dell’Interno Matteo Salvini di visitare il territorio trapanese per constatare la difficile situazione in cui opera la polizia di Stato in una provincia dove, a fronte di tanti cittadini onesti, imperversano mafia e illegalità.
Secondo i dati raccolti dal Silp in poco più di due anni c’è stata una contrazione delle unità: da 600 poliziotti del 2015 si è passati, nei primi mesi del 2018, a 500 agenti.
“Non possiamo tacere – si legge in una nota del Silp Cgil di Trapani - lo stato di grave difficoltà, in termini di risorse umane e di mezzi, in cui è costretta a operare la polizia di Stato. In un territorio di oltre 430 mila abitanti dislocati in 24 comuni il nostro organico è di sole 500 unità. Questo non ferma, comunque, l’azione investigativa, operativa e di controllo della polizia in tutti i comuni della provincia ma la carenza di personale ha gravi ripercussioni nelle zone in cui, per contrastare la criminalità organizzata, occorre un numero assai maggiore di forze di polizia”.
Organici sottodimensionati a Castelvetrano dove si contano appena 42 unità, ad Alcamo con 44 unità, a Castellammare del Golfo con 32 uomini, a Marsala con 48 unità e a Mazara del Vallo con 44 unità.
Per il Silp Cgil “E’ impensabile che a Castelvetrano, comune sciolto per mafia e uno dei centri operativi del latitante Matteo Messina Denaro, le forze di polizia siano ridotte all’osso. Analoga situazione ad Alcamo, ancora un centro di potere mafioso, dove nel locale commissariato il numero di agenti è esiguo. Lo stesso vale per Castellammare del Golfo, per Marsala e per Mazara del Vallo, principale porta sul Mediterraneo, centro della più importante marineria italiana, da sempre città con la più alta percentuale di popolazione magrebina residente in Italia, ma allo stesso tempo nodo strategico di intrecci economici e mafiosi che si irradiano nel mediterraneo.
“Se in noi tutti c'è l'impegno di affermare la legalità sull'intero territorio – dice la segreteria provinciale del Silp Cgil - è necessario che il Ministero dell'Interno rivaluti gli organici in questa provincia, poiché non intendiamo demandare a nessuno il nostro impegno, sul fronte della sicurezza dei cittadini e della lotta alla mafia, frutto di professionalità e abnegazione. Auspichiamo un incremento della presenza della polizia di Stato in tutta la provincia”