Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/07/2018 06:00:00

Sanità in Sicilia. I commissari dell'Asp sono illegittimi. Nuova grana per Musumeci

 Dopo l'emergenza, ancora non risolta dei rifiuti , il governo regionale presieduto da Nello Musumeci deve fronteggiare una nuove scure: i commissari delle ASP che sono decaduti.


La sentenza della Corte Costituzionale, emessa a maggio, depositata il 17 luglio non lascia alcun dubbio e nero su bianco indica l'illegittimità di quelle nomine, ancor prima illegittimo è l'articolo 3 della legge regionale del marzo 2017 che l'allora governo di Rosario Crocetta, assessore alla Salute Baldo Gucciardi, ha partorito pensando di consolidare posizioni, ed evitando, sempre con norma (illegittima), che chi arrivasse dopo potesse fare altre nomine. Una sorta di blocca nomine.
Siamo nel mese di marzo 2017, l'estate era vicina, quindi in piena campagna elettorale per le regionali di novembre.
Il Consiglio dei Ministri, avendoci visto qualcosa di poco chiaro, ha impugnato la norma. La Corte Costituzionale ha dato ragione al Cdm e all'avvocatura dello Stato: tutti i commissari nominati sono da ritenere decaduti, la loro nomina è illegittima.
Si legge in sentenza che "la legge regionale viola i principi di logicità e di buon andamento della pubblica amministrazione e si pone in contrasto con le norme nazionali. Di fatto tutti i vertici delle aziende sanitarie siciliane sono stati illegittimamente prorogati e sono, allo stato, da ritenere decaduti".
Il governo Crocetta e l'allora assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, avrebbero dovuto attingere per le nomine ad appositi elenchi regionali, in mancanza dell'albo nazionale, qualora la Sicilia non avesse avuto a disposizione tali elenchi avrebbe dovuto procedere attingendo ad elenchi di altre Regioni d'Italia.

Viene bocciato, dunque, l'articolo 3 della legge regionale numero 4 del primo marzo 2017, con cui si disponeva il commissariamento di tutte le posizioni dei direttori generali e manager delle ASP e degli ospedali in scadenza, blindando di fatto quelle poltrone.

La Giunta regionale ha indicato che sarà l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ad occuparsi della situazione e a decidere per le nuove nomine.
Tra qualche giorno si insedierà la commissione per esaminare curriculum e requisiti per le nuove nomine dei manager e dei direttori generali, solo se la commissione dovesse richiedere un tempo troppo lungo allora l'assessore Razza procederà con delle nomine nuove.


I rumors che giungono dall'assessorato dicono che la commissione potrebbe pronunciarsi per i primi di settembre, in questo caso gli attuali commissari, seppure con nomina illegittima, resterebbero al loro posto con una proroga tecnica, per non lasciare le ASP nel caos. In questo caso si andrebbe avanti per inerzia, difficile che i commissari si carichino di una responsabilità nel firmare qualunque tipo di atto.
Il problema riguarda dieci ASP, illegittima la nomina a Trapani con il commissario Giovanni Bavetta che fu nominato quando a sua volta Fabrizio De Nicola venne indicato commissario al Policlinico di Palermo, illegittima la nomina di Maurizio Aricò a Palermo per Villa Sofia, quella di Antonio Candela per l'ASP di Palermo, quella di Giovanni Migliore al Civico di Palermo, di Giorgio Santonocito al Garibaldi di Catania, di Michele Vullo al Policlinico di Messina, di Gaetano Sirna all'ASP di Messina, di Anselmo Madeddu all'ASP di Siracusa e di Gervasio Venuti all'ASP di Agrigento.


Sono salve le nomine perfezionate dal governo Musumeci che riguardano Tonino Salina all'ASP di Enna, Marzia Furnari per l' ASP di Caltanissetta, e Paolo La Paglia per il Papardo di Messina.
La Giunta regionale che si è riunita ad Ustica ha dato pieno mandato all'assessore Razza per le doverose determinazioni. Potrebbero quindi esserci delle conferme tecniche con qualche elemento di novità ovvero lasciare che la commissione operi nel breve tempo possibile per procedere i primi di settembre.
La questione centrale adesso non riguarderà solamente la nomina illegittima, ma gli atti che questi commissari hanno posto in essere durante le funzioni del loro mandato. Sono atti legittimi prodotti da commissari con nomina illegittima? Un altro nodo da sciogliere.