Giovanni Bavetta, Commissario dell'ASP di Trapani. La sentenza della Corte Costituzionale ha decretato illegittimo l'articolo 3 della legge regionale del marzo 2017. Le nomine dei commissari delle ASP risultano illegittime, anche lei è decaduto. Tecnicamente cosa accadrà? Regnerà il caos fino alle nuove nomine?
Come ha spiegato l’assessore alla Salute Ruggero Razza, gli effetti non travolgono gli atti già compiuti dai commissari, e in Giunta verrà deciso se adottare la mera conferma tecnica dei commissari, o se introdurre alcuni elementi di novità. In ogni caso io non sono attaccato alla mia poltrona né a tutti i costi direttore generale. Ho una professione e sono pronto a tornare a fare il primario del punto nascita dell’ospedale di Castelvetrano.
La Rete Ospedaliera è stata approvata dalla Giunta regionale, per la provincia di Trapani ci sono dei buoni risultati. L'Abele Ajello di Mazara del Vallo è stato promosso a Dea di primo livello. E' soddisfatto nel complesso di quello che dovrebbe attuare la Rete sul nostro territorio?
Nel complesso si ma, come ha dichiarato lo stesso assessore, sono necessari ulteriori accorgimenti tecnici, che io per quanto riguarda la provincia di Trapani ho già individuato, che permetterà la realizzazione di un grande ospedale provinciale per intensità di cura. L’ospedale di Mazara del Vallo è già stato individuato polo di riferimento per le patologie oncologiche e non importa la classificazione Dea, ma è importante che tra Mazara e Castelvetrano vi siano unità operative complementari per realizzare in entrambi presidi servizi di eccellenza. Le unità operative che passeranno da complesse a semplici, non sarà un grosso danno, anzi per certi versi ne favorirà la integrazione organizzativa e professionale tra i due servizi.
Le lamentele a Salemi non mancano, l'accorpamento con l'ospedale di Trapani non è andato giù. Non era più logico accorpare Salemi con Marsala? Che logica ha prevalso?
No, Salemi è proprio il modello organizzativo che sta rispondendo in maniera egregia, integrandosi con l’ospedale di Trapani. Le piattaforme di Day surgery e di Day hospital che stanno funzionando sono già un esempio virtuoso.
Altra lamentela è legata all'ospedale di Castelvetrano, temono un declassamento. I sindaci della Valle del Belìce si dicono pronti, insieme ad una associazione del luogo, a scendere in piazza per manifestare. Ci sarà lo spostamento di qualche reparto a Mazara? Questo riconoscimento di Dea di primo livello qualcuno lo dovrà pure pagare...
Non ci sono dubbi che Castelvetrano debba essere riconsiderato quale ospedale di riferimento dei paesi della Valle del Belice. Lo sostengono i numeri delle prestazioni che si sono effettuate e si effettuano in questi paesi. Sottolineo che quando ho dichiarato che non si sarebbe chiuso nessun reparto, intendevo riferirmi alle unità operative previste nella precedente rete ospedaliera del 2017, frutto di un equilibrio virtuoso con il presidio di Mazara del Vallo, e non di un sovradimensionamento, come qualcuno vuol far intendere. Sono sicuro della sensibilità dell’assessore Razza e della presidente della commissione Sanità dell’ARS La Rocca Ruvolo, e penso che troveranno le soluzioni tecniche per ripristinare questo equilibrio. Mi lasci dire che non comprendo come qualcuno possa pensare che io sia fautore dell’eccessivo ridimensionamento del presidio dove sono titolare di struttura complessa.
L'ospedale Paolo Borsellino di Marsala presenta le stesse criticità di sempre, cambiano i manager, cambiano gli assessori regionali ma la campagna degli annunci non cessa. Il pronto soccorso ha pochi medici, ci sono lunghe ore di attesa, l'ortopedia opera a singhiozzo. Quando si entrerà a pieno regime?
A Marsala pur avendo assunto centinaia tra medici, infermieri e ausiliari, ci rendiamo conto che alcune figure professionali sono ancora carenti numericamente. Mi riferisco a medici di pronto soccorso, pediatri, ortopedici e anestesisti. Sono però in stato avanzato le procedure di reclutamento per questi specialisti, che dovrebbero concludersi per settembre.
In cosa la Sanità trapanese dovrebbe essere migliorata? Il rapporto tra cittadini e istituzioni sanitarie spesso è distante, fatto di muri e di disservizi...
Per essere percepita una buona organizzazione sanitaria ci deve essere un progetto chiaro di riorganizzazione, non solo ospedaliera ma anche territoriale. Questo progetto deve avere il tempo di essere realizzato, con la partecipazione e la vigilanza di tutti. Da quando mi sono insediato, nell’aprile 2017, ci sto mettendo tutto il mio impegno a realizzare questo. E devo dire che proprio la vicinanza e la solidarietà di tanta gente comune, che cominciano a credere in questo cambiamento, mi dà il sostegno e la forza per continuare.