Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
31/07/2018 06:00:00

Birgi. "L'incarico a Di Perna è irregolare". I dubbi sul nuovo dg di Airgest

 “Massimo Di Perna non ha i titoli idonei per il ruolo di direttore generale dell’Airgest”. E’ quanto si legge in una lettera di un gruppo di operatori turistici, cittadini, imprenditori, inviata anche al presidente della Regione Nello Musumeci.

Puntano l’attenzione sulla nomina, avvenuta a giugno, del nuovo direttore generale dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto di Trapani Birgi.
Ad aggiudicarsi la posizione, molto scottante in un periodo di crisi per l’aeroporto, è Massimo Di Perna, con un passato da responsabile commerciale della società degli aeroporti del Friuli Venezia Giulia. E ancora prima ruoli via via sempre più di primo piano in compagnie aeree, tra cui Vueling.
Ma non sono le sue esperienze professionali a far giudicare “irregolare” la procedura di affidamento di un incarico così delicato. La contestazione riguarda infatti i titoli di studio.
Nell’avviso pubblico per la ricerca di un direttore generale, alla voce “Requisiti di ordine speciale” si legge che ciascun candidato deve essere in possesso di:

a) laurea magistrale (ex D.M. 270/2004) o dell'ordinamento antecedente al D.M. 509/1999 in ingegneria, economia e commercio, economia e management aeronautico e giurisprudenza o titoli equipollenti secondo normativa di legge;
b) master e/o corsi di specializzazione e perfezionamento di settore;
c) esperienza di almeno 5 anni in attività di direzione, con la qualifica di dirigente, o equivalente posizione apicale, di società private, partecipate e/o controllate pubbliche;
d) settori di provenienza: gestione aeroportuale, compagnie aeree, altri operatori del settore trasporto aereo e/o di altri settori di trasporto;
e) conoscenza fluente scritta e parlata della lingua inglese.


L'avviso specifica che “l'accertamento della mancanza di uno solo dei suddetti requisiti professionali e formativi prescritti per l'ammissione comporta l'esclusione della presente procedura”.

E Di Perna li ha questi requisiti? Secondo il gruppo di operatori - che preferiscono non esporsi “per motivi strettamente lavorativi” - al direttore generale gli manca il primo per l'esattezza.
Non è, quindi, in possesso di una laurea nelle facoltà indicate nell'avviso. Il direttore generale dell'Airgest è infatti laureato in Lingue e letterature straniere. E' vero che ha un master in Marketing Management and International Tourism, ma il primo requisito sembrerebbe proprio mancare. Queste informazioni sono visibili sul suo profilo LinkedIn.

Del suo curriculum non c'è traccia sul sito dell’Airgest. Eppure dovrebbe essere reso alla sezione Amministrazione Trasparente. Ma questa, come altre sezioni, sono in fase “di costruzione”.
Ricordiamo che le società pubbliche, o a partecipazione pubblica – e il 99% delle quote dell'Airgest sono della Regione Siciliana – devono per legge pubblicare tutte le informazioni, compresi i curriculum, dei propri amministratori e dirigenti. Sul sito non c’è nulla però. Allora abbiamo chiesto al presidente di Airgest Paolo Angius se e che tipo di verifiche siano state fatte e se Di Perna abbia i titoli adatti.
“La fase di selezione non l’ha gestita l’Airgest, ma è stata una società da noi incaricata a raccogliere le candidature”, ha detto Angius. Si tratta della Human Value Srl che è stata incaricata in primavera e ha fatto una selezione tra circa 150 curriculum arrivati. “Poi ce ne ha sottoposto sei. Queste sei persone sono state incontrate non solo dal Cda ma anche dal collegio sindacale, una cosa mai fatta prima. Dopo questo primo incontro - dichiara Angius - ne abbiamo ridotto a tre, perchè gli altri non erano adatti. E’ stata opinione di tutti che Di Perna fosse quello più competente e preparato. Ha master nel settore, era il più qualificato, con più esperienza e con nessun conflitto d’interesse. Ha raggiunto risultati straordinari con Vueling e ha svolto un ruolo dirigenziale presso l’aeroporto di Trieste. Per me non c’è nessuna polemica. Su questo controlleremo, ma sicuramente Di Perna è una persona con grandi capacità e ci sta dando tante soddisfazioni”. Sul suo curriculum e sulla idoneità di Di Perna il presidente di Airgest conferma che ha una laurea in Lingue e letterature straniere, e un master. “Per la società che ha gestito la prima fase di selezione sono titoli equipollenti. Sulla trasparenza del bando non c’è nulla da dire”.

Per il gruppo di operatori e cittadini però non ci sono dubbi che questo incarico sia irregolare. 
 


Di Perna succede a Giancarlo Guarrera, nel ruolo di direttore generale, uno che di certo non ha a cuore la stampa che spulcia ciò che riguarda chi amministra una società a partecipazione pubblica come l’Airgest e di vitale importanza per questo territorio. Stiamo parlando della querela temeraria fatta da Guarrera nei confronti di Nicola Baldarotta, direttore de Il Locale News. Gli è stato chiesto un risarcimento mostruoso, un milione di euro. Baldarotta ha scritto dell'aumento del compenso del direttore, notizia tra l'altro riportata da altre testate. Da qui la richiesta del risarcimento del danno in sede civile, che riguarda il suo collaboratore, estensore del pezzo, Luca Sciacchitano. Una citazione certamente pretestuosa e che non ha fatto fare bella figura all’ex direttore generale di Airgest.