Molti comuni siciliani non hanno ancora approvato il consuntivo di bilancio per l'anno 2017.
Bernadette Grasso, assessore regionale alle Autonomie locali, nel mese di aprile aveva inviato una circolare invitando gli Enti Locali a provvedere a quanto previsto dalla legge, pena il commissariamento. Detto, fatto.
Sono 21 le città della provincia di Trapani che hanno già un commissario in arrivo, tra queste c'è anche la città di Marsala il cui commissario è Carmelo Messina che eserciterà la stessa funzione per il Comune di Petrosino e di Alcamo.
Vediamo nello specifico le altre città commissariate e i relativi commissari:
Buseto Palizzolo con il commissario Domenico Mastrolembo , Custonaci con Filippa D'Amato, Erice con Enzo Abbinanti che sarà anche il commissario di Gibellina e di Paceco. Favignana è commissariata con Giovanni Cocco, Castellamare del Golfo con Filippa D'Amato, Campobello di Mazara con Vincenzo Raitano, Mazara del Vallo con Antonio Garofalo, Pantelleria con Daniela Leonelli, Partanna con Domenico Mastrolembo, Poggioreale con Giuseppe Petralia , Salaparuta con Giovanni Scafidi, Salemi con Francesco Riela, San Vito Lo Capo con Angelo Sajeva, Trapani con Girolamo Ganci, Valderice con Domenico Mastrolembo, Vita con Giovanni Cocco.
Il termine fissato dall'assessorato è abbondantemente scaduto, pertanto i 21 Comuni risultano già commissariati per la mancata approvazione del rendiconto di gestione dell'esercizio finanziario del 2017.
Spetterà ai nominati commissari sollecitare le Amministrazioni e i Consigli Comunali per l'approvazione dell'atto, nel caso di inadempienza si sostituiranno all'Ente preposto e lo approveranno.
Ogni commissario, una volta insediato, dovrà accertare le cause della mancata approvazione e pertanto seguire procedure diverse, in buona sostanza si dovrà appurare se l'Amministrazione ha predisposto gli atti necessari altrimenti il commissario si sostituirà a Sindaco e Giunta per poi convocare il Consiglio Comunale, procedere con l'approvazione entro una certa data, se il termine non dovesse essere rispettato ne seguiranno delle sanzioni.
Agostino Licari, vice sindaco e assessore al bilancio, ha fornito dei chiarimenti in merito alla tempistica: “ La Giunta ha già approvato il consuntivo, in questo momento è in visione dai revisori dei conti e entro venerdì trasmesso in consiglio. Il bilancio di previsione la Giunta lo ha approvato il 23 aprile e trasmesso il 23 maggio in consiglio. Anche il Piano Triennale delle Opere Pubbliche è stato approvato dalla Giunta il 6 marzo e trasmesso in consiglio il 26 aprile”.
La situazione è tragica per il 75% dei Comuni siciliani, il documento finanziario avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 aprile del 2018, sono 294 gli Enti Locali che non hanno predisposto nulla.
Un insieme di cause che ha fatto accelerare la Regione e decidere per il commissariamento.
Chi pagherà l'inadempienza dei Comuni? Saranno i cittadini. A tutti i commissari, infatti, spetterà l'indennità di carica per il ruolo svolto e i rimborsi per le spese di viaggio. Saranno i Comuni ad essere chiamati al pagamento del dovuto che graverà sulle casse dell'Ente, dunque sui cittadini.
Nessun allarme per Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente dell'Anci e per Mario Manuele Alvano, segretario generale AnciSicilia: “I commissariamenti per la mancata approvazione del bilancio consuntivo 2017 e del bilancio di previsione 2018 rappresentano, come negli anni passati, niente di più che un atto dovuto. La mancata approvazione degli strumenti di programmazione finanziaria, rappresenta il sintomo e non la causa delle problematiche strutturali che caratterizzano la finanza locale in Sicilia. E' necessario, pertanto, - aggiunge Luca Cannata responsabile del Bilancio e delle Politiche finanziare nonché vice presidente vicario dell’Associazione dei comuni siciliani - che si vada a fondo sulle cause di questa condizione che caratterizza nel suo complesso il sistema degli Enti locali siciliani”.
Per Orlando l'azione della Regione deve essere di maggiore supporto agli Enti Locali.