Attivato a Triscina il primo eco-punto, nelle vicinanze di piazza Giovanni Paolo II (ex Villa Quartana). A breve la collocazione di altri due punti nella circonvallazione della borgata. Oltre ad un’altra attivazione a Selinunte. Per Castelvetrano invece si dovrà aspettare la fine della pulizia straordinaria.
E nel frattempo, dovrebbe essere formato qualcuno tra il personale dipendente del comune per vigilare affinchè gli eco-punti non diventino una discarica di indifferenziata.
Soddisfazione delle associazioni.
“Cercherò di collaborare con la Commissione straordinaria per cercare di segnalare eventuali disfunzioni al Comando dei vigili urbani – ha affermato Enzo Danimarca, presidente dell’associazione Progetto Triscina - Siamo ben lieti di collaborare con l’amministrazione, soprattutto perché si vedono in giro i primi segnali positivi. Speriamo bene! Andiamo avanti!”.
Su questo argomento, recentemente avevano avuto un incontro con il commissario straordinario Salvatore Caccamo, anche “Ora Basta” rappresentata dall’avvocato Concetta Santangelo e Codiciambiente, presieduta dall’avvocato Giovanni Crimi. I due avvocati, evidentemente staccatisi dal comitato “Orgoglio Castelvetranese” (quelli dello slogan “Sono castelvetranese e non sono mafioso”), hanno autonomamente suggerito al commissario anche di formare dei cittadini volontari per la vigilanza degli eco punti. Proposta accolta favorevolmente, dal momento che un utilizzo improprio di questi eco punti comporterebbe costi notevoli per il comune e multe salate per i trasgressori.
Per far fronte ai mancati ritiri della differenziata in alcune zone della città e delle borgate, Santangelo e Crimi hanno fatto sapere che il comune è in trattative con la ditta “RACO srl”, che avrebbe la possibilità di conferire l’organico presso il loro impianto di raccolta, a Catania.
Egidio Morici