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06/08/2018 06:00:00

Rifiuti: i piani della Regione tra l'emergenza, le mosse e l'appello al TAR dei sindaci

Il 31 luglio è scaduto il termine per i Comuni di decidere dove portare i propri rifiuti, pena la decadenza dei sindaci stessi. Un provvedimento, quello regionale, che aveva fatto discutere molto, i sindaci si sono appellati al Tar per la legittimità del provvedimento, il pronunciamento si avrà il 13 settembre.

Scaduto il termine il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha deciso di concedere una proroga almeno di due mesi purchè però venga redatto e presentato un piano che faccia incrementare la raccolta differenziata nei Comuni.

La lista delle città siciliane che indossano la maglia nera è lunga, capeggiano tra tutte Palermo al 15% e Catania al 7%.
Messina con la guida del neo sindaco Cateno De Luca aspira a raggiungere il 65% entro l'estate del prossimo anno, da Caltanissetta a Siracusa e Ragusa si sono registrati degli incrementi.

I sindaci, nel frattempo, fanno la spola tra le proprie città e l'assessorato regionale di riferimento, in bilico c'è la loro poltrona da Primo Cittadino, chiedono tempo per sottoscrivere il contratto con una delle quattro aziende con cui la Regione intende che i Comuni collaborino per l'invio dei rifiuti all'estero.

Il provvedimento colpirebbe i Comuni che non hanno raggiunto il 30% entro il mese di luglio 2018, tuttavia si andrà in proroga e si terrà conto delle Amministrazioni che sono vicini al quel 30%.
Intanto, i Comuni cercano di fare fronte a questa emergenza vietando l'uso della plastica con apposite ordinanze, da Salina a Pantelleria il divieto è in vigore dal mese di luglio.

Il commerciante che non rispetterà l'ordinanza che vieta la vendita di posate, piatti, bicchieri e cannucce di plastica, incorrerà in una multa fino a 500 euro, se la violazione dovesse avvenire per la seconda volta rischia la chiusura dell'attività commerciale.

A Pantelleria il sindaco pentastellato Vito Campo ha previsto il divieto di vendita di plastica non biodegradabile. Stessa linea per le isole di Linosa e di Lampedusa, entro fine agosto le ordinanze entreranno in vigore.
Domenico Surdi, sindaco di Alcamo, ha provveduto a vietare l'utilizzo della plastica a partire dal 3 settembre, ad eccezion fatta del materiale compostabile.

Il Governatore dell'Isola assicura che entro dicembre la Sicilia avrà il suo piano rifiuti, lo stralcio del Piano è stato già varato dalla commissione di riferimento all'ARS. Non rientra, tuttavia, l'emergenza rifiuti. I roghi presenti in diverse città, da Palermo a Castelvetrano alla Sicilia orientale, divampano con molteplici danni all'ambiente.

Per far fronte alla mole di rifiuti prodotta, nella giornata di ieri, il Presidente Musumeci ha riaperto la discarica di Cozzo Vuturo, nell'ennese, chiusa da almeno cinque anni. L'impianto potrà gestire circa 150 tonnellate al giorno di rifiuti, un alleggerimento per i Comuni di quel territorio che adesso oltre alla discarica di Lentini potranno usufruire di altro impianto.

Già approvati e varati da Musumeci e Toto Cordaro, assessore regionale al Territorio e Ambiente, il Piano di risanamento della qualità dell'aria, il Piano di gestione del rischio alluvioni e il Piano del rumore, tutti inviati al Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, che per l'occasione è stato invitato in Sicilia a visitare talune aree.

I tre strumenti non erano stati nemmeno accennati durante il precedente governo targato Rosario Crocetta, in sette mesi, invece, si è riusciti a varare tutti e tre i Piani.

Novità, prima della pausa estiva, anche per la Sas, la società di gestione dei servizi ausiliari costituita nel 2012, a maggioritaria partecipazione della Regione: in questo caso unico socio. E' stato nominato l'amministratore unico che è Marcello Caruso, vicino da sempre agli ambienti di centro destra, prima in Forza Italia e poi traghettato nell'Mpa dell'ex governatore Lombardo. Il suo compenso annuale sarà di 35 mila euro.