In Sicilia c'è carenza degli impianti di trattamento dei rifiuti organici e la Regione cerca di correre ai ripari. Dopo l’allarme lanciato dai sindaci, il dirigente del dipartimento Energia e servizi di pubblica utilità, Salvo Cocina, ha pubblicato un avviso pubblico esplorativo per provare a potenziare l'impiantistica nell'Isola e agevolare le Srr, le società dei Comuni che si occupano della gestione.
Il problema è aumentato parallelamente all'aumento della percentuale di raccolta differenziata nell'Isola, che, secondo la Regione è sopra il 30 per cento. I problemi in particolare riguardano gli impianti per il trattamento della parte umida. Una situazione aggravata dal fatto che alcune aziende private avrebbero affittato spazi negli impianti rivendendoli ai Comuni a prezzo maggiorato. Da qui un esposto della Regione in procura.
«La presente manifestazione – scrive il dirigente - si rende oggi necessaria per sostenere le Srr e sopperire alla carenza delle necessarie iniziative da parte delle stesse nello svolgimento dei compiti assegnati dalla legge di programmazione e realizzazione degli impianti e nelle more della realizzazione degli impianti pubblici in programma e di quelli privati autorizzati o in corso». Cocina ricorda che «la Regione ha attivato in via straordinaria e sostitutiva delle Srr la realizzazione di due impianti pubblici a Vittoria e Casteltermini. I risultati della manifestazione saranno pertanto posti a disposizione delle 18 Srr e delle società pubbliche di gestione degli impianti e dei Comuni». Il dirigente ribadisce che «la Regione vuole concretamente promuovere la raccolta differenziata, oggi in forte crescita grazie ai provvedimenti regionali e alle azioni intraprese dai Comuni virtuosi, promuovendo l’ampliamento della offerta dei servizi di trattamento dell’umido, la calmierazione dei costi, e sopperendo alle attuali carenze riscontrabili in Sicilia occidentale conseguenti alla chiusura-limitazione ai conferimenti avvenuta da parte di alcuni impianti nei confronti di diversi Comuni».