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27/08/2018 22:00:00

Pantelleria, don Paul e la comunità salutano due suore delle Poverelle che vanno via

La comunità e il parroco della Chiesa Madre SS. Salvatore di Pantelleria danno il loro saluto a suor Aniceta e suor Florangela che vanno ad offrire il loro servizio in un'altra sede.

"È giunta l’ora di dire grazie a queste due figure che hanno marcato la vita pastorale e sociale della nostra Isola. Dopo diversi anni d’apostolato come Suore delle Poverelle in particolare e della chiesa di Dio che è in Pantelleria in generale, suor Aniceta Zerbini e suor Florangela Leone sono chiamate ad offrire il loro servizio altrove.

Suor Aniceta, ha assunto diversi ruoli durante la sua permanenza in mezzo a noi. Nella sua qualità di Superiora della Comunità della Poverelle, è stata rispettivamente assistente dell’educazione all’Asilo, catechista, ministro straordinario dell’eucaristia, preparatrice di diverse coppie e famiglie per il sacramento del battesimo dei propri figli. Il suo centro operativo si estendeva oltre qui in chiesa madre anche nelle Contrade di Khamma & Tracino dove regolarmente portava l’eucaristia e conforto a coloro che, con i loro piedi, non potevano o non possono venire in chiesa. Ha curato con entusiasmo la liturgia nel santuario della Margana. Quando poteva, partecipava ai momenti di gioia e di dolore inerenti alla parrocchia.

Suor Florangela a Pantelleria per la seconda volta, è stata anche lei collaboratrice della crescita dei bambini all’Asilo, catechista, ministro straordinario dell’eucaristia. Molto conosciuta nelle Contrade Rekhale & Scauri dove la sua presenza quasi ogni settimana si faceva notare sicché qualcuno la chiamava scauriota. Ci si recava con il sacerdote di turno, con un passaggio oppure con il trasporto pubblico per visitare gli ammalati e le persone sole in casa. Accanto a questo suo servizio, si è impegnata in modo eccezionale ed ammirabile alla preghiera del santo rosario in chiesa madre al punto che tutti o quasi dicevano: aspettiamo la suora. Qui ha collaborato anche nel preparare la celebrazione feriale.

Carissime sorelle, è assai riduttivo riassumere qui il vostro operato. Ciò nonostante, rimarrà impressa nella nostra memoria che siete state un punto di riferimento per diverse persone e tante famiglie che vi hanno conosciuto. Cosi facendo, è emersa in voi una delle caratteristiche dell’uomo: un animale sociale per dirlo con Aristotele. Il vostro non era unicamente come qualcuno pensa, un servizio domestico; avete saputo anche se con difficoltà guidare i ragazzi all’iniziazione cristiana. Da vari incontri, accoglienza, ascolto reciproco … , avete sicuramente lasciato qualcosa impressa in diversi cuori.

Sorelle carissime, la comunità dei fedeli di tutta la zona pastorale vi è grata per quanto avete fatto e vi augura ogni bene dove siete dirette. Indubbiamente l’esigenza della missione vi chiama altrove ed è inutile pensare di opporsi alla scelta della vostra Superiosa la quale per altro, non ha fatto che rispondere e concretizzare l’invito di Cristo: “andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura … ” (Mc 16,15-18). Ci auguriamo per di più che coloro che verranno dopo di voi, possano continuare la missione e la collaborazione con l’intercessione del Beato Luigi Maria Palazzolo". Questo il saluto di Don Paul.

Questa, invece,  la lettera di saluto della Comunità:

Carissime Aniceta e Florangela,

lo sappiamo, salutare è sempre faticoso. Salutare voi lo è ancora di più! Perché siete state sull’isola per un tempo più lungo, siete state famiglia per molti di noi. Abbiamo condiviso le gioie e le sofferenze della vita della Parrocchia, ma anche quelle personali di ognuno di noi.
La caratteristica delle Poverelle, che come un filo sottile e robusto vi lega e ci lega, è quella di conoscere le povertà e le ricchezze delle nostre case. In ognuna di queste con la stessa bella semplicità siete entrate per consolare, condividere, amare.
Inutile, ma doveroso, sottolineare il bene sparso in silenzio all’interno della vostra casa, che è anche l’asilo in cui crescono molti dei nostri figli. C’è una dimensione in questo tipo di incontri che trascende la normalità delle relazioni perché, evidentemente e senza alcun dubbio, è abitata da Altro. Qui, proprio qui, in questa dimensione dell’anima che ci fa tutti più ricchi, sappiamo che saremo sempre insieme.
Nessuna distanza, nessuna partenza, niente ci potrà mai separare in Colui che è la vostra e la nostra forza. Sappiamo già che ovunque andrete continuerete a fare del bene, a donare la vostra vita, ma ci piace augurarVi tutto il bene possibile in Colui che, Amabile Infinito, abita i cuori di tutti noi