Settembre è stato il mese con il tasso di mortalità più alto che sia mai stato registrato nel Mediterraneo: un migrante su cinque partito dalle coste nordafricane è morto o finito disperso in mare.
Il report dell’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) dice che, in termini assoluti, almeno 867 migranti hanno perso la vita negli ultimi quattro mesi sulla rotta della Libia, un numero che sale a 970 se si considera l’intero Mediterraneo centrale. «È l’equivalente di 8,1 morti al giorno. Un dato più che doppio rispetto al periodo di Minniti (3,2)», ha spiegato il ricercatore Matteo Villa.