Cresce la richiesta di applicazione del testamento biologico ovvero l’accompagnamento alla morte, in provincia di Trapani. Adesso la quota è del 5 per cento contro l’1 per cento precedente, secondo i dati fornite da associazioni, medici, avvocati, psicologi, sacerdoti e responsabili di associazioni varie si interrogano per una corretta applicazione della legge anche per evitare possibili conseguenze anche di natura penale per i sanitari interessati.
Nei giorni scorsi è stato organizzato un incontro che si è tenuto presso la Cittadella della Salute. Sono intervenuti, tra gli altri, dopo il saluto della presidente dell’associazione Moglie dei Medici Antonella La Commare. Presenti il professor Antonino Giarratano, chirurgo e direttore di cattedra all’Università di Palermo, il presidente dell’Unione dei giuristi cattolici italiani, Michele De Maria, il quale si è particolarmente soffermato sulla formulazione della legge che non risolverebbe le problematiche relative alla revoca o modifica delle disposizioni dei singoli per l’eventualità di una perdita di coscienza quando si è mutato parere nel contenuto delle precedenti disposizioni testamentarie. Don Massimo Angelelli, il vescovo di Trapani, monsignor Fragnelli, e l’avvocato Elio Esposito.