Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
14/11/2018 10:25:00

Sicilia, il caso degli enti di formazione che non vogliono essere pagati per i corsi

Corsi di formazione conclusi, ma mai rendicontati, e mai saldati. Ci sono circa 120 milioni di euro rimasti fermi, conservati, per gli enti di formazione siciliani che non hanno mai chiesto il saldo alla Regione. Soldi che si sono accumulati negli ultimi 14 anni e che dovrebbero andare a coprire l'ultima tranche di circa 4 mila corsi. Corsi che si sarebbero conclusi ma che non sono mai arrivati alla rendicontazione finale. Hanno dato questo esito le verifiche che sta facendo l'assessorato regionale guidato da Roberto Lagalla.


Alla fine di ogni corso gli enti dovrebbero presentare un rendiconto finale, con numero di allievi, ore di lezione svolte, costi, ecc. Serve soprattutto per aver liquidata l'ultima parte di finanziamenti, che vale il 20% del totale. Sono quindi somme che spettano di diritto agli enti, ma che questi ultimi non richiedono. Secondo i dati raccolti dall'assessorato soltanto per una piccola parte di corsi la mancata chiusura è colpa dei ritardi dello stesso assessorato.
Ma perchè gli enti non hanno rendicontato rinunciando ad una quota importante di finanziamenti? Tanti possono essere i motivi, ma una delle ipotesi più accreditata in assessorato è che molti enti non abbiano le carte in regola per legittimare l'erogazione finale. Quindi anziché rischiare, preferiscono tenersi ciò che hanno già percepito, evitare la rendicontazione finale, e non ottenere l'ultima tranche. Per questi casi l'assessorato vuole preparare un ufficio ad hoc, con 20 dipendenti, che si occuperà di setacciare i documenti e risolvere il “giallo”.