Rifiuti di ogni genere. Plastica, vetro, amianto, pneumatici, rifiuti pericolosi. E' una vera e propria discarica, un luogo inquinato, le Sciare di Marsala, nei pressi di contrada Digerbato. E' quanto ci segnala il nostro lettore Antonio Titone. Ecco la sua domenica mattina.
Apro gli occhi… è domenica mattina… il riflesso di un cielo terso penetra tra le fessure dello scuretto di camera spalmandosi sui vetri interni… gli uccellini intonano un melodico richiamo che mi induce ad uscire all'aperto per una passeggiata, per respirare a pieni polmoni l’aria frizzante di un luminoso mattino di novembre.
Decido di andare alle “Sciare di Marsala” (un importante Sito d’Interesse Comunitario di competenza gestionale del WWF) e precisamente nei pressi di Digerbato, tranquilla Contrada di periferia che mi ha dato i natali e nella quale ho trascorso gli anni più spensierati della mia vita.
Spinto da mille Dejà vu adrenalinici m’incammino, fantasticando di ripercorrere quei luoghi incantati in cui da piccolo andavo col mio caro nonno in cerca di funghi e nei quali allontanavo i miei tormenti adolescenziali dissolvendoli in lunghe sgambate tra le palme nane, i carrubi e i cardellini che sbucavano dai riflessi del mare, in lontananza, in fondo al pendio.
Eccomi… sono arrivato… solo che… qualcosa non va… la mia isola felice… il mio luogo incantato… non è più come lo ricordavo…
I miei occhi sono aggrediti da una discarica a cielo aperto rimpinguata continuamente da ogni genere di materiale…
Eviterò di portarci le mie bimbe… anche se lo avevo promesso… sono deluso… la rabbia mi assale… e sono rassegnato… il mondo che lasceremo ai nostri figli sarà un mondo malato e il farmaco della civiltà è scaduto già da un po’…