L’associazione Trapani per il Futuro domenica scorsa ha proiettato il film “Sulla mia pelle” presso la Biblioteca Fardelliana. Al termine del film è stata organizzata una conferenza, per approfondire il tema sotto diversi aspetti, come ospiti il sociologo e criminologo Claudio Loiodice, l’avvocato Marco Siragusa e il giornalista Rino Giacalone. Nel film sono riprodotti, sulla base delle carte giudiziarie, gli ultimi sette giorni della vita di Stefano Cucchi. Grande la partecipazione del pubblico, la sala si è riempita dopo pochi minuti dall’apertura delle porte. Molte persone sono rimaste fuori dai cancelli e non hanno potuto vedere il film, questo ha portato l’associazione a pensare ad una nuova proiezione e ad un’altra conferenza. Nei prossimi giorni verranno comunicate data e ora.
Trapani per il Futuro è una associazione formata da giovani trapanesi, che hanno come obiettivo comune migliorare la città di Trapani. In questo caso hanno sopperito ad una mancanza da parte delle sale cinematografiche trapanesi. Il film “Sulla mia pelle” è stato proiettato negli scorsi mesi in molte città italiane, tra queste però non figurava Trapani. Sono entrati in contatto con la Onlus Stefano Cucchi e si sono informati su come poter proiettare il film anche nella loro città. Non si sono limitati alla semplice proiezione, ma hanno anche organizzato un momento di riflessione sul rispetto delle regole in generale, e nello specifico su quello che è successo a Stefano Cucchi. La proiezione si è svolta all’interno della sala lettura della Biblioteca Fardelliana, adibita per l’occasione a sala cinematografica.
A chi non aveva visto il film, la pellicola tratta degli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, un ragazzo trentenne morto nel 2009 dopo essere stato arrestato dai Carabinieri. La vicenda è nota ai più, soprattutto, per la battaglia legale portata avanti dalla sorella, che non ha accettato la scusa: “è caduto dalle scale”. Il film non presenta scene di violenza, ma sotto l’aspetto emotivo è molto toccante. La vicenda giudiziaria è ancora in corso, pochi mesi fa uno dei carabinieri coinvolti nella vicenda ha deciso di denunciare i suoi colleghi, che avrebbero pestato il giovane ragazzo fino a ridurlo in fin di vita. In quella settimana di agonia dopo il pestaggio, i familiari non lo hanno potuto vedere. Rivedranno il loro caro solo in obitorio.
La risposta dei trapanesi ad un tema così duro, che vede contrapposta la verità all’omertà, è stata molto positiva. Anche Trapani vuole che si affrontino pubblicamente temi “scomodi”, senza nessuna remora. Le ragazze e i ragazzi di Trapani per il Futuro hanno permesso a chi non aveva visto il film di poterlo vedere e soprattutto hanno dato la possibilità al pubblico di essere più consapevoli su questo tema.
Le persone che sono rimaste fuori dai cancelli domenica scorsa hanno la possibilità di vedere il film a Marsala, martedì prossimo, 27 Novembre, nella proiezione pubblica che organizza la redazione di Tp24.it con l’Anm, presso il cinema Golden, alle 21.