Sono stati soccorsi da un rimorchiatore in servizio presso le piattaforme davanti alla Libia gli uomini e le donne he erano a bordo di un gommone dal quale era stato lanciato un allarme nel pomeriggio di ieri, raccolto dalle navi delle Ong Proactiva Open Arms e Mediterranea. Secondo quanto si apprende da fonti italiane, il rimorchiatore avrebbe raggiunto il gommone nella tarda serata e dopo aver recuperato le persone starebbe attendendo l'arrivo di una motovedetta della Guardia Costiera Libica, che ha comunicato alle autorità italiane di aver preso il coordinamento dei soccorsi.
La ong 'Mediterranea' aveva scritto su Twitter che "Centoventi persone rischiano di annegare adesso. Abbiamo informato il centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano e su loro indicazione i libici, senza alcuna risposta. Il gommone imbarca acqua, alcune persone sono già annegate. Noi siamo a più di otto ore di navigazione". Il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che è a bordo della nave Jonio, ha spiegato che la ong "ha ricevuto verso le 19 un'informazione via mail dal sistema 'Alarm Phone'", una rete non istituzionale che diffonde allarmi dalla zona Sar.
"Abbiamo ricevuto una prima segnalazione attorno alle 16 - ha spiegato Fratoianni - , parlava di un gommone in difficoltà e forniva delle coordinate. Le imbarcazioni Ong si sono dirette verso la zona segnalata, hanno informato il centro di coordinamento di Roma (Imrcc) e hanno tentato di contattare i libici senza avere risposta". "Alle 19 è arrivata la nuova segnalazione, è stato di nuovo contattata Roma che ha fatto delle verifiche e ha richiamato la 'Mare Jonio' dicendo che c'era effettivamente una barca in difficoltà ma in un altro punto - spiega ancora Fratoianni- . Da Roma hanno anche detto che il gommone si trovava nei pressi delle piattaforme petrolifere e che si stava dirigendo in zona una motovedetta libica. Sia 'Open Arms' sia 'Mare Jonio' hanno invertito la rotta e stanno andando verso il punto indicato, dove arriveranno in piena notte".
Sono complessivamente 82 i migranti salvati dalle motovedette della Guardia di finanza a diverse miglia di distanza da Lampedusa (Ag). Sul primo barcone c'erano 14 tunisini, di cui 6 minori e 4 donne. Nella seconda imbarcazione, invece, c'erano 68 extracomunitari fra cui 3 donne. I due gruppi, dopo l'approdo al molo Favarolo, sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove sono stati sottoposti alle visite mediche e dove è stata avviata l'identificazione.