Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
28/11/2018 08:14:00

A Trapani si paga la tassa sui rifuti più cara d'Italia

 A Trapani si paga la tassa sui rifuti più cara d'Italia: 571 euro a famiglia. E' il doppio della media nazionale. Pensate che a Belluno, dove invece si paga la tassa più bassa, è di soli 150 euro. Il calcolo è fatto tenendo conto di una famiglia di tre persone che vive in un appartamento di cento metri quadri. 

Trecentodue euro, a tanto ammonta in media nel 2018 la tassa dei rifiuti nel nostro Paese, con differenze territoriali molto marcate: tra la regione più economica e quella più costosa si registra uno scarto di oltre il 120% e fra la provincia meno cara e quella più cara addirittura di oltre il 270%. E’ questo il quadro che emerge dall’annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva.

Il Trentino Alto Adige si conferma la regione più economica, con una tassa rifiuti media di 188 euro, la Campania la più costosa con 422 euro annuali. Confrontando i singoli capoluoghi di provincia, Belluno, seppur con un piccolo incremento, si conferma la città più economica (153 euro all’anno), mentre a Trapani, che registra un aumento del 49% rispetto all’anno passato, spetta il primato di più costosa (571 euro). Nella top ten a livello nazionale, anche Siracusa, Catania e Ragusa. In Sicilia la spesa media a famiglia è di 399 euro.

La tariffa più bassa si registra a Caltanissetta con 288, ad Enna si registra un decremento del 13,4% rispetto al 2017. Pessimi i livelli di raccolta differenziata: a Siracusa si arriva appena al 2,8%