Nel 2016 erano finiti in manette per traffico di droga, adesso le condanne sono state annullate e c'è anche il rischio che scadano i termini di custodia cautelare. Protagonisti della vicenda giudiziaria i palermitani Matteo Cracolici, Francesco Failla, Antonino Marino e i napoletani Giuliano Marano, Francesco Greco, Umberto Fiorillo e Francesco Battinelli.
In primo grado il gup Guglielmo Nicastro aveva inflitto pesanti condanne: da 7 a 19 anni, ma la Corte di appello di Palermo si è dichiarata incompetente. Il collegio presieduto da Fabio Marino ha accolto le eccezioni sollevate dai difensori, gli avvocati Rosanna Vella, Antonio Turrisi, Mauro Torti, Raffaele Bonsignore e Rossella Leanza. Il fascicolo sarà trasmesso a Napoli dove c'era la base operativa dell'organizzazione. Si riparte quindi dall'ordinanza di custodia cautelare.
L'inchiesta del 2016 era una costola dell'operazione Panta Rei, che aveva colpito i mandamenti mafiosi di Porta Nuova e Bagheria. Per gli inquirenti il leader dell'organizzazione era Cracolici, ritenuto un fedelissimo di Mattia Messina Denaro. Cracolici secondo quanto ricostruito si era recato periodicamente a Marano (Napoli) nell’abitazione di un insospettabile imprenditore per consegnargli cospicue somme di denaro. Qualche giorno dopo queste trasferte il fornitore, tramite un corriere, inviava ingenti quantitativi di droga verso il capoluogo siciliano.