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21/12/2018 07:30:00

Palermo, l'omicidio di Aldo. Il sedicenne che l'ha ucciso ha confessato

 Venticinque, le telecamere di sorveglianza che hanno ripreso, da diverse angolature, nella centralissima piazza Ungheria, a Palermo, un sedicenne con un dodicenne uccidere a bastonate un uomo, Aldo, che dormiva sotto i portici.

Venticinque i colpi che sono stati inferti. Aldo non si è accorto di nulla. Già al primo colpo ha avuto il cranio sfondato.

Venticinque, gli euro del misero bottino.

Venticinque, i testimoni che hanno raccontato agli investigatori che Aldo da tempo aveva paura la notte per una banda di balordi che lo perseguitava, lui, che era amico di tutti.

Venticinque, come Dicembre, il Natale che Aldo non vedrà mai.

Ha confessato l’assassino del clochard conosciuto da tutti come “Aldo”, ucciso a Palermo domenica notte. Il movente dell’omicidio sarebbe stata una rapina finita male

Un clochard ormai divenuto un’icona per la città di Palermo è stato ucciso domenica notte con un colpo di spranga al volto. Aid Abdellah 56 anni, in arte “Aldo” conosciuto come il clochard “filosofo” sempre in coppia con il suo amico “Helios” è stato ritrovato morto sotto i portici di piazzale Ungheria nel capoluogo siciliano. I Carabinieri che hanno indagato sull’omicidio hanno fermato un sedicenne di nazionalità romena che nella notte ha deciso di confessare l’assassinio e il movente.

Aldo era un mimo di origine parigina che viveva quasi in pianta stabile tra Brindisi e Palermo e ormai da diversi mesi viveva sotto i portici di piazzale Ungheria nel capoluogo siciliano. Il clochard con l’aria da filosofo era ben voluto da tutti e con gentilezza amava parlare con chi voleva dedicargli qualche minuto, senza mai una parola scortese. Ogni giorno Aldo si manteneva raccogliendo qualche soldo suonando la sua armonica, ma lunedì mattina la commessa del bar che ogni mattina gli offriva la colazione lo ha ritrovato senza vita con una profonda ferita alla testa. I soccorsi non hanno potuto far nulla, perché Aldo era già morto ed il suo inseparabile amico felino “Helios” lo aveva vegliato tutta la notte, circostanza che ha commosso tutta l’Italia. Nei giorni scorsi i Carabinieri che stavano indagando sull’omicidio, hanno fermato un minorenne sospettato dell’omicidio. Ad inchiodare il sospettato sono state le telecamere di videosorveglianza che i militari hanno esaminato. Il ragazzo, un sedicenne rom di nazionalità romena, dopo un interrogatorio durato ore è crollato confessando l’omicidio del clochard “filosofo”. Il giovane ha ammesso di aver colpito Aldo con una spranga al viso per rapinarlo, ma non si aspettava un epilogo simile. Il sedicenne ha ammesso, inoltre, che nelle tasche dell’uomo avrebbe trovato solo 25 euro e una volta rubati ha lasciato la spranga lì vicino ed è scappato. Il ragazzo, accusato adesso di omicidio, si trova presso il centro di prima accoglienza del carcere Malaspina di Palermo in attesa della convalida dell’arresto.

Un cartello, un foglio bianco nell'attesa della targa ufficiale, è stato affisso nella mattina di giovedì 20 dicembre e recita "Portico Aid Aldo Abdellah. Martire per l'amore e la libertà".

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha affermato «questa tragica morte ha suscitato grande emozione in città, così come tante manifestazioni di affetto. Ricordarlo e ricordarne la semplicità, la dignità e la delicatezza con cui ha vissuto a Palermo ci sembra un atto doveroso, che sono certo sara' condiviso da tanti».

Intanto continuano a fermarsi diversi passanti. Alcuni sistemano il foglio aggiungendo nastro adesivo per evitare che caschi, altri aggiungono poesie e fiori al piccolo monumento a una vita gentile.

Per i funerali non è stata ancora decisa una data, perché essendo cittadino straniero sono state sollecitate le autorità francesi e si aspetta che si rintraccino dei possibili parenti per capire se desiderano che la salma torni in patria.

Qualora nessuno ne faccia richiesta il clocherd verrà seppellito a Palermo dove si è già fatto avanti un imprenditore del settore che ha dichiarato di volersi fare carico dell'intera spesa per il funerale. Un ulteriore gesto di solidarietà che dimostra che Aldo era molto ben voluto in città.