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24/12/2018 17:51:00

Etna: cenere e oltre 130 scosse

 Uno sciame sismico con oltre cento scosse. La più forte nel pomeriggio a Zafferana Etnea di magnitudo 4.3. Ma anche una nube di cenere visibile da decine di chilometri di distanza, tre bocche su cinque in attività, una o più nuove fratture sul fianco della montagna. L'Etna si è risvegliato alla vigilia di Natale anche se la nuova attività non sembra destare preoccupazione particolare tra gli esperti: l'allerta resta ferma sul giallo, il livello più basso e, se non interverranno situazioni nuove nelle prossime ore, non sarà innalzata.

L'attività sul vulcano attivo più alto d'Europa è cominciata poco prima delle 9 del mattino: gli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) che monitorano la montagna 24 ore su 24 hanno registrato oltre 130 scosse sismiche in poco più di tre ore. La più forte è arrivata alle 17.50: magnitudo 4.3 a 6 km da Zafferana Etnea e a una profondità di due km. In precedenza un'altra scossa alle 13:08, con una magnitudo 4.0 registrata nella zona di Piano Pernicana, sul fianco nord est del vulcano, e una di magnitudo 3.9 nella zona di Monte Palestra, sul fianco nord ovest.

I terremoti sono stati accompagnati da quello che l'Ingv definisce un "graduale incremento del degassamento dall'area craterica sommitale" che, di fatto, sta interessando tre delle cinque bocche attive del vulcano. Secondo gli esperti, prima si sono registrate sporadiche emissioni di cenere sia dalla Bocca Nuova sia dal Cratere di Nord-Est, culminate verso mezzogiorno in "un denso e continuo pennacchio di cenere scura" visibile da chilometri di distanza.