Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore, che ha qualche osservazione importante sul nuovo marciapiede di via Amendola, a Marsala.
Sono stati ultimati i tanto criticati nuovi marciapiedi alberati di C.so Amendola, opera comunale cha aveva scatenato aspre critiche da parte dei cittadini Marsalesi, indignati dal taglio degli alberi preesistenti e dall’opera in se stessa.
Ritengo che il nuovo marciapiede sia molto gradevole in se stesso e si auspica che tutta la Città di Marsala un giorno possa godere di marciapiedi rinnovati che garantiscano il transito pedonale e dei disabili, tuttavia la domanda che sorge spontanea è: C.so Amendola era la zona più urgente?
Molte sono le iniziative dell’Amministrazione degne di lode e dove nessun cittadino ha infatti avuto nulla da ridire; si pensi al nuovo tratto asfaltato della Via Salemi ( che si spera arrivi fino all’Ospedale), la nuova rotonda nella Zona Industriale e perché no anche i nuovi bidoni comunali per la raccolta differenziata, seppur la prima immagine onomatopeica che viene in mente sia di stampo farmaceutico e con probabili riferimenti alle tasse sull’immondizia da noi pagate.
Il nuovo marciapiede di C.so Amendola è bello, nulla da dire… ma l’Amministrazione non crede che c’erano zone con preminenza assoluta e dove i marciapiedi nemmeno esistono? Prima tra tutte l’Ospedale Paolo Borsellino.
Non è forse l’ingresso e il benvenuto nella nostra Città dall’aeroporto (de cuius) e dall’autostrada? Non è forse transitato da centinaia di persone da tutta la provincia? Non vi sono pedoni e sedie a rotelle che dovrebbero transitarvi in sicurezza?
Qua si parla di sicurezza e pubblica incolumità oltre che di decoro urbano, ma purtroppo tutte le Amministrazioni attuali e precedenti, nonché i consiglieri da noi votati, hanno sempre inteso come Città di Marsala il centro storico e non le periferie, da sempre sfruttate esclusivamente come bacino di voti e di vane promesse.
Se i Cittadini si arrabbiano, spesso hanno ragione; seppur è anche vero che a volte siano critiche vuote e sterili fini a se stesse senza suggerimento alcuno.
I Consiglieri che noi votiamo su tutta la nostra Città-Territorio dovrebbero evidenziare le necessità e le peculiarità di ogni zona della Città e gli Assessori nominati dovrebbero avere competenze intraspecifiche e spiccate sul settore a loro affidato.
Perché questo non accade nella nostra Città?
Perché gli alberi di via Mazzini (Ficus Retusa) vengono devastatati dopo anni di incuria e non vengono potati nel mese di Gennaio ogni anno (così da garantire la migrazione dei poveri passeri che ancora avevano i nidi)? Perché il personale dei giardinieri da noi pagati non viene seguito da un Dirigente competente e non opera mensilmente?
In ultimo vorrei fare notare all’Amministrazione attuale nonché alla precedente Amministrazione intervenuta su Via Roma che sarebbe il caso di affidare il verde pubblico a qualcuno che abbia un minimo di competenze paesaggistiche e botaniche.
Gli alberi piantati in via Roma e ora in C.so Amendola sono dei LECCI (Quercus ilex), alberi di piccola taglia in giovane età ma che raggiungono i 25-30 metri in 20 anni con grossi fusti e radici non fittonanti, ossia distruggeranno i marciapiedi nuovi, gli impianti idrici e fognari nonché le fondazioni dei fabbricati adiacenti.
Tra 20 anni assisteremo al nuovo taglio degli alberi, la cui colpa non è la loro statura magnifica datagli dalla natura, ma l’incompetenza di chi li ha scelti per un contesto sottodimensionato alla loro crescita, perchè a questo punto non mettere direttamente delle Sequoie giganti come piantine da davanzale finestra per gli uffici comunali….?
In molti comuni di tutta Italia i Lecci piantati a Marsala si sono dovuti già abbattere per i gravi danni creati, tra 20 anni lo vedremo anche nella nostra amata Città.
Chiunque abbia un minimo di competenze o passione botanica non avrebbe mai piantato dei Lecci in un marciapiede, ma avrebbe scelto specie arboree di piccolo fusto come ad esempio gli Aranci Amari ( Citrus aurantium L.), così da preservare le piante e i marciapiedi negli anni rallegrando cittadini e turisti con spettacolari fioriture di zagare a Marzo e arance non eduli in estate e inverno, come d’altronde è stato già fatto da altri comuni come Bagheria e Taormina, attenti alla loro identità siciliana e affiancati da esperti in botanica.
Un tempo i politici erano definiti Onorevoli, in quanto svolgevano gratuitamente un servizio per la Civitas. Ognuno di essi aveva capacità e passioni peculiari che diventavano ricchezza per tutti.
Oggi tutto è cambiato, ma sono certo che molti amanti della botanica, io stesso in primis, sarebbero entusiasti di rendersi utili gratuitamente per la nostra Marsala, così come lo sarebbero gli architetti, i manager, i ristoratori e chiunque ami le proprie passioni e la nostra Marsala più delle ambizioni politiche fini a se stesse.
Valerio Marrone von Hohenstaufen