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05/01/2019 02:05:00

Progettiamo Marsala: "Che fine ha fatto la consulta giovanile?"

ProgettiAmo Marsala interviene sui giovani marsalesi e sulla Consulta giovanile di cui non si hanno notizie da tempo. Il movimento politico parla di "sordità" dell'amministrazione Di Girolamo davanti alla necessità di rimettere al centro le politiche giovanili. Ecco la nota. 

I giovani marsalesi camminano nel buio. Le loro menti racchiudono sogni, speranze, progetti. Hanno voglia di restare, di vivere. Di alimentare dibattiti e confronti su diversi temi. Tuttora però non viene garantita loro alcuna sede in cui si possano sviluppare prospettive inerenti alla nostra città, nonostante sia previsto un apposito organo consultivo.
Marsala trema quando questi giovani lasciano per sempre le loro case e le loro famiglie, rinunciando ad ogni aspettativa futura nella propria terra. Eppure quando essi rimangono impiantati alle loro radici, non sempre ne ottengono un riscontro politico. Il fallimento di qualche istituzione si riversa anche contro questi giovani, ai quali questa amministrazione ha tolto il respiro, o meglio, la libertà alla partecipazione attiva negli interessi della città, una garanzia per la collettività giovanile.
Tuttavia la politica è servizio ed i giovani di ProgettiAmo Marsala lo hanno appreso con l’esperienza dei predecessori.
Da più di due anni ormai non si sente parlare delle sorti della Consulta comunale giovanile, e ci chiediamo quali siano stati gli eventuali sviluppi di cui l’informazione nei confronti dei cittadini è rimasta esonerata. Al riguardo si erano già espressi nel 2016 anche il gruppo consiliare dell’Udc ed il consigliere Ingrassia. Quest’ultima in modo particolare ha continuato a mostrare il suo interesse.
La sordità dell’Assessore alle Politiche Giovanili Anna Maria Angileri è assurda. Un esponente politico che ha già scritto la sua storia nelle lontane vicende del 2016, quando si parlò dell’elezione della stessa Consulta. Forse però il concetto di “democrazia” non ha i piedi ben piantati per terra, e ad essa ci si appella solamente per cruda propaganda.
I primi giorni dell’anno li dedichiamo alla riflessione sulle incompletezze, le inadempienze e la mancata prudenza nei confronti dei nostri giovani ai quali viene costantemente presentata l’arte della politica, la stessa che a volte toglie ogni diritto alla partecipazione e che spesso strumentalizza le buone intenzioni.
Sarebbe opportuno che le istituzioni riflettessero soprattutto su quale futuro possa mai attenderci, nel tentativo di impedire ai ragazzi di integrarsi nella società con pazienza, passione, dedizione e spirito d’intraprendenza. Perché senza di loro, ne usciremmo certamente sconfitti. Ma forse alcuni Assessori competono più per i giochi di prestigio, piuttosto che per fattibilità e concretezza.
Noi ci auguriamo che i brindisi di Capodanno non abbiano dato alla testa e non mettano nelle condizioni questo Assessorato di traballare ancor di più nel 2019.
Nel frattempo si continuano a paralizzare le numerose giovani risorse di questa splendida città.