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23/01/2019 06:00:00

Marsala, gli avvocati devono eleggere il nuovo Consiglio dell'Ordine. E ci sono polemiche

 C’è maretta tra gli avvocati del Foro di Marsala in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine, in seno al quale (undici i componenti) verrà, poi, scelto il nuovo presidente.

Questi succederà all’avvocato Gianfranco Zarzana, reduce da due mandati consecutivi e quindi, secondo una recente sentenza della Cassazione a sezioni unite (la n. 32781 dello scorso 19 dicembre), non più eleggibile. E per questo motivo, sia Zarzana che il consigliere uscente, con funzioni di segretario, Rosario Triolo hanno fatto un passo indietro, non ricandidandosi. La stessa sentenza della Cassazione, però, sancisce che sono candidabili coloro che sono stati in carica per meno di due anni. E dovrebbe essere questo il caso dell’avvocato civilista Giuseppe Spada, che all’inizio del 2012 fu eletto nel Consiglio dell’Ordine con la prima presidenza Zarzana. Poi, però, prima dello scadere dei due anni, fanno notare coloro che adesso ne sostengono la candidatura a presidente, fu eletto delegato nazionale e quindi lasciò l’incarico a Marsala. Dunque, sarebbe eleggibile. E, pertanto, candidabile.

Alla stessa carica, intanto, aspira anche il presidente della locale Camera penale, l’avvocato Giacomo Frazzitta. E nel suo gruppo, a quanto pare, si nutre qualche perplessità sull’eleggibilità del rivale. Prima di uscire allo scoperto, però, si vogliono acquisire certezze. Intanto, Frazzitta dichiara: “Il collega Spada, che stimo molto, mi aveva dato il suo appoggio e gli avevo proposto di entrare nella mia compagine, ma lui per non voler porsi in contrasto con Zarzana, all’epoca dell'incontro con me ancora candidato, preferì non entrare nel mio gruppo. Tuttavia, reputo il collega Spada una grande risorsa per il nostro foro e sono pronto ad una sana competizione attorno ai valori dell'avvocatura”.

Gli aventi diritto al voto, nel foro del Tribunale di Marsala, sono circa 800. Un numero notevole. Intanto, altro motivo di polemica, sollevata nel corso della riunione che il gruppo Frazzitta ha tenuto venerdì nell’aula “Borsellino”, è stato il rinvio delle elezioni per il quadriennio 2019-2022, previste per fine mese, al 6, 7 e 8 marzo. Ciò, viene spiegato nella delibera del Consiglio dell’Ordine, perché al Senato è stato presentato un emendamento nel corso dei lavori di conversione del D.L. 14 dicembre 2018 n. 135 “tendente ad inserire nella L. 113/2017 l’art. 4 bis di interpretazione autentica della normativa in questione” che “se approvata, ribalterebbe il principio di diritto espresso dalla Suprema Corte SS.UU. con sentenza 32781/2018”. E considerato che la conversione del D.L. 135/2018 dovrebbe avvenire entro 60 giorni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre (dunque, il 12 febbraio 2019), a fine gennaio, si sottolinea nella delibera con cui si rinvia a marzo, le elezioni “si svolgerebbero in un clima di incertezza normativa, che potrebbe anche dare seguito a ricorsi”. Per lo stesso motivo, anche altrove le elezioni sono state rinviate. Come è accaduto anche a Trapani, dove le elezioni sono slittate al 18 e 19 febbraio. Presidente uscente è l’avvocato Umberto Coppola, anche lui non ricandidabile, come qualche consigliere, proprio sulla base della recente sentenza della Cassazione.