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27/01/2019 10:05:00

Trapani, caos nel Pd. Guerra di regolamenti, non si capisce più nulla

 Non c’è pace dentro al Partito Democratico nonostante si stia votando per le convenzioni per il congresso nazionale.

Ieri vi abbiamo raccontato delle controversie interne alla commissione provinciale, a dirimere e forse a mettere un punto è intervenuto Fausto Raciti, con una nota inviata al presidente Vincenzo Grassellino, specificando che il ricorso della minoranza di cui fa parte anche Valentina Villabuona non è stato accolto “Perché incompetente rispetto alla nomine effettuate dalla Commissione nazionale per il congresso”.

Il delegato, tuttavia, è arrivato lo stesso e si tratta di Giuseppe Bruno, decisione assunta all’unanimità dei componenti.

Lo stesso Bruno nella giornata di ieri ha monitorato la situazione e ha diramato una nota con la quale si precisa che “Ha ritenuto, in accoglimento del ricorso dell’area Zingaretti, di considerare non valida tutte le attività sino a qui svolte e pertanto dovranno essere sospese nelle more le convenzioni sino a qui convocate”.

C’è il caos, non si capisce se il ricorso è stato accolto o meno e se le convenzioni siano state sospese e in quali città.

A rispondere a Bruno la minoranza di area Zingaretti che non ha mai chiesto la sospensione delle convenzioni in corso, dal momento che la commissione aveva il numero legale per deliberare: “ I circoli stanno svolgendo le convenzioni e continueranno a farlo anche domani, nel rispetto delle iscritte e degli iscritti che non sono “cose” e hanno diritto di votare per scegliere il segretario del Partito Democratico, come sta avvenendo in tutta Italia”.

Della nota diramata da Bruno non hanno tenuto conto alcune città che invece hanno deciso di avviare ugualmente le operazioni di voto, così è stato per Santa Ninfa, Castelvetrano, Buseto Palizzolo, Custonaci, Favignana.

Saltano, quindi, le convenzioni di Trapani e di Marsala e di altri circoli.

E’ la prima volta che accade una situazione così incresciosa per il partito e anche difficile da spiegare ai propri iscritti, molti dei quali si vedranno negato il diritto di votare.

Il Partito Democratico annaspa, ha grandi difficoltà a risorgere e ad andare avanti. Si sono creati due partiti al suo interno, una parte tenta di schiacciare e annullare l’altra mettendola ai margini o addirittura buttandola fuori. E’ una convivenza impossibile, le due anime continuano a darsi spallate a rimarcare posizioni e differenze e a rinfacciarsi colpe.

Soddisfatto Marco Campagna per i circoli che hanno già votato: “Stanno svolgendo le convenzioni la maggior parte dei circoli. Questo fa un partito, coinvolge gli iscritti, discute le mozioni, ci si confronta e si scegli. Questa e’ la democrazia, questa l’essenza di un partito democratico. Dobbiamo essere contenti e orgogliosi che nonostante tutto in sicilia tanti democratici hanno voglia di partecipare e costruire insieme una alternativa a questo governo nazionale e regionale. E’ un buon punto di partenza una speranza che deve essere alimentata non soffocata”.

E sul fatto che solamente una parte dei circoli della provincia hanno votato Campagna è molto chiaro: “Peccato, continuano a sbagliare e a deludere chi invece vuole partecipare e fare sentire la propria voce anche su quanto accaduto a livello regionale e sono tanti, giovani per primo. Mi sa che qualcuno ha paura della democrazia”.