Il Partito Democratico va verso le primarie nazionali aperte del 3 marzo. Tre i candidati a contendersi la segreteria nazionale: Nicola Zingaretti, Roberto Giachetti, Maurizio Martina.
I due papabili in verità sono proprio Zingaretti e Martina.
Due modi di intendere la politica in maniera diversa, ma comunque andrà il 3 marzo, l’indomani pontificheranno sulla necessità di stare insieme, cancellando tutto quello che in settimane passate si sono detti e rinfacciati. L’unione fa la forza, si sa, ma se cela ipocrisie e parvenza di buona politica allora è solo acqua che scorre.
Sui territori non ci sono state prove di pace e nemmeno di dialogo, specie nel trapanese dove la commissione provinciale per il congresso si è subito spaccata con la presentazione di un ricorso.
Di ricorso in ricorso la minoranza ha mandato avanti e celebrato le convenzioni comunali e provinciali salvo poi vedersi annullato tutto.
E cosa accade adesso? Entro oggi, 5 febbraio, così recita il regolamento, la commissione, nella qualità del suo presidente Vincenzo Grassellino, dovrebbe indicare il numero dei seggi e la loro ubicazione per le primarie del 3 marzo, tenendo conto della omogeneità dei territori.
Per queste ragioni la minoranza della commissione ha chiesto la convocazione urgente della stessa.
I venti che soffiano nn sono dei più lievi, e spirano tempesta.
E intanto il deputato regionale dem Baldo Gucciardi sottolinea che quello che è accaduto in provincia di Trapani, con l’annullamento del voto dei circoli che hanno votato, è indecente e stupido.
Insomma, le due aree del partito si muovono in maniera opposta e ognuno adotta una propria linea.
Resa dei conti anche numerica, nel 2017 sono stati circa 7000 in tutta la provincia i votanti per le primarie, il 4 marzo sarà impossibile condividere lo stesso tetto.
La mozione Zingaretti si organizza e sabato, 9 febbraio, alle ore 17, presso la sede del Partito Democratico di MARSALA in via Frisella si inaugurerà il comitato Piazza Grande per Nicola Zingaretti Segretario del PD.
Rossana Titone