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22/02/2019 12:26:00

Misiliscemi e le troppe pecche del Comune con la differenziata

 Il Presidente dell’Associazione Misiliscemi Salvatore Tallarita non risparmia critiche e proposizioni per migliorare il servizio di raccolta differenziata, recentemente attivato a Trapani, e arrivato con qualche pecca di troppo anche nelle frazioni a sud della città.

La prima mancanza sarebbe stata quella di non aver informato e formato bene gli abitanti del futuro Comune indipendente. Dopo aver ritirato i mastelli con un foglietto informativo molto striminzito, i cittadini sono venuti a sapere dell’esistenza di un opuscolo più completo ma mai arrivato nelle frazioni.

Altro problema: il cartellino giallo, o meglio, il bollino rosso dovrebbe venir dopo aver dato le giuste informazioni. L’impressione dell’Associazione è che chip, pesature, sanzioni e bollini abbiano lo scopo di aumentare le tasse, quando invece dovrebbero portare all’abbattimento dell’attuale TARI e di altre tassazioni.

A colpire il Presidente è stato poi il mancato invito o incentivo al compostaggio: un metodo che, date le numerose case con giardino nelle contrade, porterebbe un grande risparmio oltre che essere di facile realizzazione.

“La TARI sulla seconda casa equiparata agli importi della prima casa con lo stesso nucleo abitativo rappresenta una condizione paradossale a meno che non si abbia il dono dell’ubiquità. Ma è evidente che tutto ciò contribuisce a far cassa” scrive Salvatore Tallarita.

Così come “fa cassa” l’aver mantenuto l’aumento del 40%, voluto dal Commissario Messineo nel 2018 per un servizio porta a porta mai partito e quindi non reso.

“Ricordiamo che la tassazione applicata dal Comune di Trapani è al massimo coefficiente consentito dalla legge.  La possibilità di fruire dei benefici economici per il raggiungimento della salvaguardia dell’ambiente, e quindi dello sviluppo del territorio, è di fondamentale importanza per una amministrazione che vada oltre le ideologie e gli schieramenti. Il Comune, come obiettivo, ha questo o quello di incentivare le proprie casse?”, continua il portavoce dell’Associazione.

 “In questo momento stiamo assistendo a due fenomeni contrapposti: da un lato una differenziata porta a porta fine a se stessa e dall’altro una differenziata con pesatura presso l’isola ecologica che dovrebbe portare ad una detrazione degli oneri. Oltre al prevedibile ingolfamento dell’isola ecologica, si priva chi non può raggiungere il sito della possibilità di usufruire dei benefici economici. Riteniamo che un’isola ecologica fissa nel territorio di Misiliscemi sia un punto fondamentale per una differenziata responsabile, dove ognuno possa trovare un punto di riferimento per le varie problematiche che di volta in volta si presentano; un centro polivalente non per il semplice conferimento, ma dove trovare assistenza e recuperare l’usato”.

Le altre proposte sono un incentivo sulla tassazione e uno sgravio fiscale che derivi dai comportamenti virtuosi di famiglie e negozi con la tracciabilità della differenziata conferita porta a porta: chiaro esempio dell’impegno che il cittadino mette in atto per la riuscita di questa buona pratica. In altri termini una tassazione che preveda due parametri da rispettare: una quota fissa e una variabile, quest’ultima derivante dalla quantità d’indifferenziata pro-capite prodotta.

Le soluzioni che l’Associazione vuole discutere con l’Amministrazione comunale riguardano infine l’introduzione del compostaggio domestico (che porterebbe a una riduzione consistente della quantità di rifiuti prodotti e dei relativi costi di gestione, oltre che sgravi per il contribuente) e una maggiore attività d’informazione e formazione del cittadino (per esempio per quanto riguarda i termini contrattuali con la società appaltatrice: costi, pulizia stradale, derattizzazione, disinfestazione, orari per la bruciatura degli sfalci da potatura domestica, ecc.).