Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/02/2019 09:19:00

I deputati regionali siciliani vogliono bloccare l'autonomia del Nord

 Sono giorni in cui si dibatte di autonomia delle regioni del Nord, l’Assemblea regionale ha approvato un ordine del giorno con cui impegna la giunta regionale, guidata dal presidente Nello Musumeci, a chiedere al governo giallo-verde che si investa al Sud, bloccando l’autonomia di Veneto, Lombardia, Emilia Romagna.


In ballo ci sono i diritti e i servizi, i cittadini delle regioni del Sud vivono già condizioni precarie e di difficoltà, un gap destinato a diventare irrecuperabile in seguito alla paventata secessione.


Si tratta di un documento sottoscritto da tutte le forze politiche presenti in assemblea, che ha voluto irrompere in questa dialettica univoca e pericolosa per tutto il Paese, uno strumento da presentare e fare valere con il governo centrale.
Per Gaetano Armao, assessore all’Economia, la Sicilia ha l’autonomia nel proprio Dna ma ci sono delle richieste da parte del Veneto che contrasterebbero con la Costituzione, non si contesta il regionalismo ma la mancata perequazione fiscale.
E a pochi minuti dalla chiusura dei lavori in parlamento il presidente Nello Musumeci, accettate le dimissioni di Mariella Ippolito, assessore alla Famiglia, ha proceduto a nominare il suo successore.


Si tratta di Antonio Scavone, catanese, vicino a Musumeci ma proveniente dall’ambiente politico di Raffaele Lombardo, ex senatore: “ Ringrazio il presidente Musumeci per la fiducia accordatami, considero le Politiche sociali e del lavoro un assessorato cerniera con tutti gli altri rami dell’amministrazione e sarà mia cura mettere l’esperienza maturata  al servizio della comunità siciliana".
I cambi in giunta sono stati annunciati da qualche mese, la figura della Ippolito non sarà la sola ad essere sostituita, valzer si prospettano in vista delle elezioni europee.
Il governo regionale porta a casa un altro successo, senza nulla però da festeggiare, per la ratifica di alcune nomine.
La mancanza del numero legale in Commissione Affari Istituzionali ha fatto scadere il tempo del parere per le nomine dei vertici di taluni enti, nomine che hanno trovato approvazione con il silenzio assenso.
C’è la nomina di Giovanni Occhipinti come commissario straordinario dell’Irsap,  Achille Piritore è il commissario liquidatore dei Consorzi Asi di Catania, Enna, Siracusa, Ragusa, Calatino di Caltagirone e Messina.
Via libera alla nomina di Caterina Maria Teresa Elvira Grimaldi di Nixima a presidente dell’Istituto per l’incremento ippico.
E sulla nomina di Occhipinti ci saranno guerre mosse dal Pd, il deputato Nello Di Pasquale solleva dubbi sui titoli vantati dal neo commissario: “ Invierò una nota alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei conti per ciò che concerne la nomina”.