Accolti dalla Commissione Tributaria Provinciale di Trapani altri 7 ricorsi avanzati da alcuni cittadini associati a CODICI avverso gli atti impositivi inviati ai contribuenti dal Consorzio di Bonifica Tp 1.
Gli Avvocati Vito Callotta e Filippo Spanò, legali dell'associazione dei consumatori CODICI TRAPANI, avevano già ottenuto in primo grado l'annullamento di altre cartelle di pagamento relative a contributi consortili per l'anno 2015.
“Il Consorzio, infatti, aveva aumentato illegittimamente ed in maniera sproporzionata, il canone irriguo nei confronti dei singoli consorziati, rispetto gli anni precedenti”, fanno sapere gli Avv. Filippo Spanò e Vito Callotta.
Tale circostanza non è sfuggita ai Giudici Tributari di Trapani che nelle sentenze di accoglimento hanno evidenziato, in primis, il difetto di motivazione degli atti impugnati, in quanto emessi in violazione del combinato disposto degli articoli 3 della Legge 241/1990 e 7, comma 1, della Legge n. 212/2000.
“Dalla lettura degli avvisi, infatti, sempre secondo i Giudici, non era chiaro se la somma richiesta riguardasse la “quota consortile” o il “beneficio irriguo”, così come non è stato possibile comprendere quali siano state le modalità ed i criteri di determinazione degli importi”.
“Nel merito della controversia, concludono i due legali, i Giudici hanno rilevato che il Consorzio, versando in una grave situazione economica di disavanzo derivante dalle minori entrate da parte della Regione Siciliana, aveva deciso di incrementare il contributo fisso a carico dei consorziati senza, però, precisare l’importo di tale disavanzo”